San Teodoro soffocato dai fumi delle navi: lunedì l’assemblea pubblica

Un recente picco di inquinamento da biossido di azoto, registrato lo scorso 25 aprile dalla centralina ARPAL di via Bari, ha fatto scattare l'allarme tra i residenti di San Teodoro. Le concentrazioni orarie del gas inquinante hanno superato i livelli di tutte le altre centraline cittadine, proprio mentre nel bacino portuale stazionavano navi da crociera non di ultima generazione e traghetti considerati obsoleti. La situazione, purtroppo, non è una novità per gli abitanti dei quartieri affacciati sul porto. Già nel corso del 2024, la centralina di via Bari ha rilevato per ben 21 giorni concentrazioni giornaliere di biossido di azoto superiori ai 50 μg/m³, il limite indicato dalla Direttiva UE 2024/2882. Una normativa che, pur entrando in vigore nel 2030, si basa sulle più recenti indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) del 2021 e il cui superamento è già oggi considerato un serio pericolo per la salute.

La preoccupazione tra i cittadini è palpabile, soprattutto in vista della stagione estiva, periodo in cui il traffico navale è destinato ad aumentare ulteriormente. Per questo motivo, da due mesi i residenti hanno sollecitato un incontro urgente con il Sindaco di Genova, in quanto massima Autorità sanitaria locale. Di fronte al silenzio, la decisione è stata quella di rivolgersi direttamente alla Prefetta, chiedendo un appuntamento per discutere la grave situazione.

Per dare voce al disagio e proporre azioni concrete a tutela della salute e della qualità della vita nel quartiere, è stata indetta un'assemblea pubblica per lunedì 12 maggio 2025 alle ore 17:30 presso la sede dell'ANPI in via Digione 50 r, organizzata dalla Rete Associazioni San Teodoro. L'incontro sarà un'occasione per discutere le possibili iniziative da intraprendere per fare pressione sugli enti competenti e ottenere interventi urgenti contro l'inquinamento atmosferico causato dai fumi delle navi.