Trent'anni tondi oggi e un processo in corso per la prima volta. Sei lustri da quel 6 maggio 1996 quando una giovane segretaria di Chiavari venne uccisa sul posto di lavoro da una mano rimasta ignota, senza una verità giudiziaria su un omicidio che ha visto aprirsi per la prima volta quest'anno una fase dibattimentale, dopo la riapertura delle indagini nel 2021.
Si muove attorno alla figura di Anna Lucia Cecere, unica imputata con l'accusa di omicidio, il processo in corso in Corte d'Assise a Genova che ripartirà giovedì con una nuova udienza dopo una pausa di un paio di settimane, sul cold case del delitto di Nada Cella, 24 anni, massacrata nello studio in cui lavorava presso il commercialista Marco Soracco, la mattina del 6 maggio di 30 anni fa.
Oggi, per quel delitto, sono rimasti due gli imputati: Cecere da un lato, accusata di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. E Soracco, già indagato all'epoca, che oggi è accusato di favoreggiamento. Di aver coperto l'assassina, con la quale avrebbe avuto un rapporto più stretto di quella 'semplice conoscenza' ammessa in questi anni.
Il nome di Cecere è riapparso nel 2021, ma non era una novità completa. Come già ripercorso nelle prime udienze da febbraio ad oggi, con l'audizione dei primi teste tra cui gli inquirenti dell'epoca e quelli che si sono occupati delle indagini (la polizia) riaperte 4 anni fa su spunto di una criminologa, Cecere verre indagata già nel 1996.
Cinque giorni in tutto di accertamenti, culminati in una perquisizione domiciliare nel corso della quale vennero ritrovati alcuni bottoni del tutto simili, da perizie, a quello rinvenuto sotto il corpo agonizzante della 24enne. Un passaggio breve, dopo il quale il suo nome e l'indagine a suo carico vennero archiviati.
Trent'anni dopo è proprio il bottone, prova regina conservata nella cassaforte della procura di Genova, il tassello che dovrà essere esaminato nel corso delle prossime udienze.
Si riparte giovedì, nella fase in cui sono ancora i teste proposti dall'accusa a sfilare in aula. Poi si passerà ai testimoni delle parti civili e della difesa. Udienze calendarizzate al momento fino al prossimo luglio.