"Vogliamo costruire una città dove politica e cittadinanza siano sempre più a stretto contatto, siglando accordi di collaborazione con gli abitanti per garantire un futuro migliore alla città." Con queste parole il candidato sindaco Pietro Piciocchi ha presentato la sua visione per una Genova più inclusiva e partecipativa. L'obiettivo primario è rendere i cittadini parte integrante del progetto amministrativo comunale, elevandoli a veri e propri protagonisti del futuro della Superba.
Il candidato della coalizione di centrodestra ha sottolineato la volontà di "coprogettare Genova" insieme ai suoi abitanti, coinvolgendoli attivamente nella definizione dei centri nevralgici dello sviluppo e delle opportunità, nonché nella risoluzione dei problemi quotidiani. "Gli occhi, le orecchie e la voce di ogni genovese sono un patrimonio per il Comune, una risorsa che va valorizzata promuovendo iniziative di ascolto continuo con gli abitanti di ogni municipio".
Il programma di Piciocchi si articola su quattro pilastri fondamentali:
• Patti di corresponsabilità: "vogliamo definire e rendere trasparenti i compiti e i doveri attribuibili ad ogni soggetto della comunità, in modo da conseguire insieme gli obiettivi che ci poniamo, passo dopo passo"
• Comunità energetiche comuni: "vogliamo creare almeno 30 comunità energetiche nei quartieri, promosse dai cittadini in ogni municipio"
• Iniziative di ascolto continuo: "i pareri, le critiche e i consigli dei cittadini sono fondamentali per migliorare la struttura amministrativa. Per questo promuoveremo iniziative di ascolto continuo dei cittadini in ogni quartiere"
• Ruolo attivo nella produzione culturale: "vogliamo rendere la cultura un’esperienza interattiva e partecipativa dove i cittadini non sono solo spettatori, ma attori attivi nella produzione culturale e nella scelta di location ed eventi"
“Puntiamo a una sinergia sempre più forte con i genovesi, per dare e avere. Il loro ruolo sarà fondamentale in tutti i settori, dai rapporti quotidiani con i vigili di quartiere per segnalare le criticità sul territorio, al confronto per studiare le location e gli eventi da portare nei municipi per l’offerta culturale - ha spiegato Piciocchi - Insieme a loro vogliamo valutare anche il riutilizzo dei beni confiscati alla malavita, per restituirli alla cittadinanza e alle associazioni presenti sul territorio. Aumenteremo sempre di più gli strumenti di partecipazione attiva, perché questa città può e deve crescere ancora e per farlo ha bisogno di un patto tra amministrazione e abitanti, un patto per il futuro di Genova. Un futuro sempre più grande”