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Cronaca | 15 maggio 2025, 13:59

Preside del Bergese aggredito dalla mamma di uno studente per una nota

Dopo un diverbio la donna ha colpito il dirigente scolastico con un pugno: "È stato un gesto violento, umiliante e totalmente ingiustificabile. In tanti anni di carriera non mi era mai successa una cosa del genere". Indagini in corso

Preside del Bergese aggredito dalla mamma di uno studente per una nota

Mattinata di tensione all’Istituto Alberghiero Bergese di via Giotto, a Sestri Ponente. Giovedì 15 maggio, una madre si è presentata a scuola chiedendo di parlare con il dirigente scolastico Andrea Ravecca. L'incontro, nato da un diverbio legato alla situazione disciplinare del figlio, è degenerato fino a culminare in un’aggressione fisica. La donna ha colpito il preside con un pugno al volto, per poi darsi alla fuga.

Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che hanno trasportato Ravecca in codice giallo all’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena. Intervenuta anche la polizia, che ora indaga sull'identità e la posizione della donna.

Secondo quanto riferito dallo stesso preside, la donna si sarebbe presentata inizialmente al vicepreside per chiedere un'autorizzazione all'uscita anticipata del figlio, ma già in quel momento avrebbe cominciato a manifestare atteggiamenti minacciosi. “Ha iniziato dicendo frasi gravissime, come ‘Io faccio una strage qui dentro’ – racconta Ravecca – I collaboratori mi hanno subito avvisato del clima anomalo, ma l’ho comunque ricevuta”.

Durante il colloquio, la donna avrebbe contestato una nota disciplinare ricevuta dal figlio, accusando i docenti di accanimento. “Ho cercato di mantenere la calma, ho provato a spiegarle che le note hanno una funzione educativa – prosegue il dirigente – ma lei ha continuato a urlare. Le ho detto che se non manteneva un atteggiamento civile, avrei interrotto l’incontro. E così ho fatto”.

Una volta accompagnata all’uscita, la situazione è precipitata. “Uscendo ha iniziato a urlare frasi come ‘Spacchiamo tutto’, ‘Scuola di m…’, ‘Genova di m…’. Ho cercato di mantenere la calma, le ho detto che stava aggredendo un pubblico ufficiale, e che avrei chiamato i carabinieri. A quel punto si è allontanata, ma poco dopo si è girata e mi ha colpito in pieno volto, con un pugno”.

Ravecca è rimasto contuso allo zigomo. “È stato un gesto violento, umiliante e totalmente ingiustificabile. In tanti anni di carriera non mi era mai successa una cosa del genere” commenta.

La donna è poi fuggita, ma è stata identificata. La polizia sta valutando le misure da adottare. “Fatti del genere – conclude Ravecca – purtroppo non sono più così rari. Solo pochi giorni fa è stato varato un decreto per la tutela del personale scolastico, proprio a fronte del crescente numero di episodi di aggressione nei confronti degli insegnanti e dei dirigenti. È un segnale preoccupante, che merita una riflessione seria”.

Chiara Orsetti

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