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Innovazione | 19 maggio 2025, 13:06

Drive 1, l’etilometro intelligente che rivoluziona la sicurezza stradale

Dalla Liguria arriva il primo sistema al mondo che monitora costantemente il tasso alcolemico nei veicoli aziendali. Una tecnologia sempre attiva che tutela conducenti, mezzi e vite umane

Una ‘scatoletta’ dall’aspetto semplice in grado però di monitorare l’aria e stabilire se chi siede al posto di guida ha assunto alcol, impedendo o meno l’accensione del mezzo e garantendo così la sicurezza stradale.

È una vera e propria rivoluzione quella di Drive 1, il dispositivo unico al mondo per il suo funzionamento nato dalla SDS Safety Driving Solution, azienda de La Spezia che lo ha ideato.

Un “etilometro attivo”, come lo definisce Riccardo Failla, amministratore unico di SDS: “È attivo perché rileva il tasso alcolemico all’interno dell’abitacolo prima della partenza, senza richiedere alcuna azione all’autista, e continua a monitorare costantemente l’aria durante tutta la guida”, spiega. “Così il camion e chi lo guida sono sotto controllo per tutta la fase più critica: la strada”.

Sette anni di ricerca, una pandemia, la crisi della componentistica. Superati tutti gli ostacoli, Drive 1 è oggi un unicum a livello mondiale: se rileva alcol prima dell’avvio, il veicolo non parte. Se invece l’alcol compare durante il tragitto, il sistema – per ragioni di sicurezza – non blocca il mezzo, ma invia alert in tempo reale sia al conducente tramite segnale sonoro e luminose, e al datore di lavoro tramite sms, email o app permettendo così un intervento tempestivo.

La vera innovazione sta nel continuo monitoraggio dell’aria, cosa che non avviene nei classici alcolock, che richiedono un soffio e fotografano solo un istante, Drive 1 è sempre attivo, analizza la qualità dell’aria senza interruzioni né necessità di interventi manuali. Un vantaggio fondamentale nel settore dei trasporti professionali, dove il limite alcolemico è zero e spesso il conducente non è il proprietario del veicolo.

In questo contesto – sottolinea Failla – serviva un dispositivo che tutelasse entrambe le figure. Ed è proprio questo che fa Drive 1”.

La gestione dei dati è un altro punto chiave. Nessuna informazione personale viene registrata: i rilevamenti sono associati alla targa del veicolo, non al conducente. In questo modo l’azienda può gestire eventuali casi senza violare la privacy, in piena conformità con le normative vigenti.

Oltre all’etilometro, Drive 1 integra GPS e una piattaforma cloud, MyDRIVE 1, per il monitoraggio in tempo reale dei mezzi. Le aziende possono localizzare i veicoli, ricevere segnalazioni di allerta o manomissione, e accedere a incentivi fiscali fino al 20% grazie alle certificazioni Industria 4.0, CE e Automotive. E in futuro, anche a sconti assicurativi.

Già adottato da aziende di trasporto pubblico e logistica, Drive 1 sta dimostrando la sua efficacia sul campo. “Un autista può inconsapevolmente avere un tasso alcolemico sopra zero”, osserva Massimo Terenziani, direttore commerciale SDS. “Basta uno 0.1 per perdere la patente e il lavoro. Il nostro obiettivo è informare che esiste una soluzione concreta. E poi, naturalmente, diffonderla”.

Il sistema è anche in grado di distinguere tra alcol effettivamente ingerito e sostanze interferenti, come igienizzanti o deodoranti. In caso di falsi positivi, l’evento viene registrato e classificato, offrendo alle aziende uno strumento di controllo preciso e adattabile.

Il dispositivo, installato sul veicolo, viene alimentato dal mezzo e resta ‘sempre in ascolto’: “Quando si accende il quadro, il dispositivo interrompe l’accensione - spiega Terenziani - analizza l’aria e, tramite software da noi brevettato, decide se il camion piò partire oppure no, in sostanza se l’autista ha bevuto  meno. A quel punto, sblocca il mezzo e consente il movimento”.

Nato in Liguria, pensato per i porti ma destinato a ogni strada, Drive 1 rappresenta una vera rivoluzione. “A oggi – conclude Failla – nessun altro dispositivo al mondo svolge queste funzioni. Gli etilometri tradizionali si attivano solo col soffio e poi non monitorano più nulla. Drive 1, invece, è sempre presente. Sempre allerta”.

Isabella Rizzitano

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