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Politica | 21 maggio 2025, 11:00

Elezioni comunali. Attacchi sessisti a Silvia Salis, Marta Vincenzi: “Mi chiamavano 'zarina', toni pensanti ma tipici del patriarcato”

“Dietro non c'è niente, forse al massimo un po' di paura e la difficoltà a trovare argomenti veri. Mi sembrano sulla difensiva”

Marta Vincenzi (al centro)

Marta Vincenzi (al centro)

Il tono è pesante, l'hanno fatto con tutte. I toni che usano quando si rivolgono alle donne sono diversi, sono quelli di una tipica società del patriarcato, come ci si rivolgesse ad un essere inferiore. E mi sembra che proprio nei toni questa sia stata una campagna particolarmente pesante”. 
A dirlo è Marta Vincenzi, l'unica ma anche la prima e anche l'ultima - in ordine di tempo - sindaca donna che a Genova ha guidato Palazzo Tursi, non è mai stata timida. E tanto meno figura subalterna. Eppure quando le si chiede un commento sulla campagna elettorale che sta vivendo Genova in queste settimane, i continui attacchi ricevuti dalla candidata sindaca del centrosinistra, Silvia Salis, con rimandi a 'passerelle' e 'makeup', non è stupita. Piuttosto amareggiata. “A me chiamavano 'zarina'”, racconta dopo aver seguito i dibattiti e le schermaglie di queste settimane genovesi di attesa per il voto. 

Le bordate non sono mancate ma in ordine di tempo non più tardi di due giorni fa è stato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Genova: : “Una città come Genova - ha detto  il leader di FI - ha bisogno di un sindaco e di una squadra di assessori e consiglieri che conoscono i problemi, non servono persone da passerella”. Parole che ricordano quelle di Maurizio Gasparri, di qualche settimana fa. E che hanno scatenato reazioni, dalle candidate e dai candidati, dai partiti e dai gruppi. Unanimi nel parlare di un attacco sintomo 'non di una battuta infelice ma di un modo di pensare'.

Riflettendoci - spiega oggi Vincenzi - pensavo a cosa avrebbe detto qualche politico di qualche decennio, di questi toni pesanti e del livello del dibattito. Ma dietro questi attacchi, non c'è niente. Forse al massimo un po' di paura, e poi un po' di difficoltà a trovare argomenti veri. Mi sembrano sulla difensiva, perché Salis sta andando molto bene”.
Deboli anche gli altri argomenti utilizzati a contrasto di Salis: “Strumentale dire che non conosce i problemi - sottolinea l'ex sindaca - nessuno nasce imparato. Ma ha capacità di ascoltare, apprendere e interpretare le cose avendo in mente un'idea della città ed è importante”. 
La mia sensazione è che lei stia facendo una buona impressione - conclude - le perplessità iniziali mi sembrano rientrate, e poi certe opposizioni riguardano la campagna elettorale. Finita questa si potrà poi ragionare meglio sui temi e quello che sento in giro è molto più equilibrato dei toni che ha espresso la politica”.

Valentina Carosini


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