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Sport | 21 maggio 2025, 13:37

Caos retrocessioni in Serie B: la FIGC risponde alle accuse su Sampdoria e trust

La Federazione sottolinea l’assoluta estraneità rispetto a ogni presunta commissione incaricata di approvare trust legati al club blucerchiato

Gabriele Gravina, presidente FIGC

Gabriele Gravina, presidente FIGC

Il caso che coinvolge il Brescia, e indirettamente la Sampdoria di fatto congelando in verdetti sulle retrocessioni in dalla Serie B, continua a scuotere il mondo del calcio italiano. La vicenda sta generando un vero e proprio polverone, che ha portato ad una presa di posizione ufficiale da parte della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), dopo la pubblicazione di alcuni articoli su Libero e La Verità.

Il nodo centrale riguarda presunte irregolarità nella gestione societaria della Sampdoria, in particolare con riferimento alla creazione di un trust che, secondo le testate in questione, sarebbe stato valutato e approvato dalla FIGC. La Federazione, però, ha smentito con fermezza ogni coinvolgimento.

"Con riferimento agli articoli gravemente diffamatori pubblicati in data odierna dal quotidiano Libero e nella giornata di ieri dal quotidiano La Verità, la Federazione Italiana Giuoco Calcio precisa quanto segue - si legge nella nota - È completamente falso che la FIGC abbia valutato e successivamente approvato il trust di riferimento dalla Società Sampdoria. È altrettanto falso e denigratorio che sia di competenza della stessa Federazione un qualsivoglia avallo o benestare agli accordi di ristrutturazione dei debiti con l’Agenzia delle Entrate, che le singole Società possono negoziare direttamente con l’Amministrazione finanziaria, così come previsto dalle disposizioni legislative in materia".

Nel documento, la Federazione sottolinea l’assoluta estraneità rispetto a ogni presunta commissione incaricata di approvare trust legati alla Sampdoria.

"Secondo tale ricostruzione, completamente inventata, si addebita infatti alla Federazione l’approvazione di un trust relativo alla Sampdoria attraverso una commissione federale mai esistita - continuano dalla federazione - In fatto e in diritto, alla Federazione compete solo la verifica di onorabilità e solidità finanziaria in caso di acquisizione di partecipazione in quote societarie superiori al 10%, tramite Coaps, e la verifica del possesso dei requisisti economico-finanziari previsti dalle Licenze Nazionali ai fini dell’iscrizione ai campionati, attraverso Covisoc. A tal riguardo si precisa che la regolarità tributaria delle stesse Società viene certificata alla Covisoc dall’Agenzia delle Entrate in ragione di un apposito protocollo d’intesa, a tal fine sottoscritto tra la FIGC e la stessa Agenzia".

Di fronte alla gravità delle affermazioni contenute nei due articoli, la FIGC ha deciso di passare alle vie legali, affidandosi ai propri avvocati per tutelare l’onorabilità dell’istituzione “in tutte le sedi competenti”.

Nel frattempo domani, giovedì 22 maggio, è attesa l’udienza davanti alla Procura federale per il Brescia che rischia una penalizzazione e la conseguente retrocessione in Serie C per irregolarità nei versamenti dei contributi legati al pagamento degli stipendi di dicembre, gennaio e febbraio.

Roberto Vassallo


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