Dopo l’udienza di questa mattina, in cui il Brescia ha presentato la propria memoria difensiva, è arrivato il deferimento ufficiale nei confronti della società lombarda, del presidente Massimo Cellino e del consigliere delegato Edoardo Cellino. Al centro del caso - come noto - ci sono presunte violazioni amministrative, in particolare il mancato pagamento di contributi INPS e IRPEF relativi alle scadenze di febbraio e aprile.
"Massimo Cellino ed Edoardo Cellino, rispettivamente presidente e consigliere delegato della società Brescia Calcio S.p.A., sono stati deferiti per non aver ritualmente assolto agli obblighi di versamento, entro il termine del 17 febbraio 2025 di quota parte delle ritenute Irpef e dei contributi Inps, relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2024 e gennaio 2025, ed entro il termine del 16 aprile 2025 delle ritenute Irpef e di quota parte dei contributi Inps relativi alla mensilità di febbraio 2025 - si legge nel documento che attesta il deferimento, che peraltro coinvolge anche il Trapani - La società è stata deferita a titolo di responsabilità diretta per le violazioni disciplinari ascritte ai propri legali rappresentanti pro-tempore nonché a titolo di responsabilità propria".
Il procedimento sportivo - come già anticipato - potrebbe portare a una penalizzazione di 4 punti, da scontare nella classifica appena conclusa di Serie B. Una sanzione che riscrivirebbe i verdetti in fondo alla graduatoria: Brescia retrocesso in Serie C, Sampdoria "ripescata" ai playout contro la Salernitana, e Frosinone salvo.
La sentenza di primo grado è attesa entro la prima decade di giugno, con lo spareggio salvezza che, a quel punto, non potrà disputarsi prima del 10. Tuttavia, non si esclude che – per un eccesso di prudenza – si possa attendere anche il secondo grado di giudizio. Uno scenario che allungherebbe i tempi, rischiando di oltrepassare la scadenza critica del 30 giugno, data in cui si chiude ufficialmente la stagione sportiva e decadono molti contratti dei giocatori.
Nel frattempo, lunedì si terrà un consiglio federale che dovrà affrontare non solo la questione Brescia, ma che potrebbe discutere anche l’ipotesi – già sostenuta da Salernitana e Sampdoria – di un campionato di Serie B allargato, che potrebbe offrire una soluzione straordinaria per affrontare le incognite di questo complicato finale di stagione.