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Attualità | 04 giugno 2025, 08:00

Stefano Bruzzone, il patron del pesto, tra i Cavalieri della Repubblica: "Un riconoscimento a chi ha scelto di rimanere"

"La nomina è per tutto il gruppo, siamo un bellissimo 'fil green'. Oggi credo sia semplice scappare e andare via, è invece importante restare e tutti i giorni reinventarsi. Produciamo una salsa che ci invidia tutto il mondo"

Stefano Bruzzone, il patron del pesto, tra i Cavalieri della Repubblica: "Un riconoscimento a chi ha scelto di rimanere"

"Indubbiamente è una nomina importante dal punto di vista personale e anche sotto il punto di vista dell'attività imprenditoriale. Arriva in funzione di tutto il lavoro fatto in questi venticinque anni, parliamo di un'attività che nasce con alle spalle cinque generazioni e poter tramandare tutto questo per noi è veramente importante".

Stefano Bruzzone, imprenditore genovese, è reduce dalla consegna dell'Onorificenza dell’Ordine 'Al Merito della Repubblica Italiana', nominato cavaliere nel corso della cerimonia per la Festa della Repubblica del 2 giugno a Genova. Patron del Pesto di Pra', guida insieme con Alessandro Ferrari le Serre sul mare, l’azienda agricola che si occupa della coltivazione del basilico e della produzione di pesto, dalla foglia al vasetto, esportato in tutto il mondo.

E quello che ha appena ricevuto, ci racconta, è un riconoscimento più collettivo che singolo, "nel quale mettiamo al mio fianco tutti, a partire dal mio socio Alessandro Ferrari in primis passando per l'azienda, tutta la famiglia, i nostri collaboratori e l'intero staff. Un 'fil green', più che fil rouge, coeso, che è la bella espressione di un'azienda e di una grande passione".

Da quattro lustri sulle colline di Pra', hanno lanciato una sfida in controtendenza, mentre molti sceglievano di andare lontano sono ripartiti dalle radici.
"E dal valore del lavoro - dice - per portare avanti uno dei prodotti chiave della città, il pesto, e la sua tutela. Oggi credo sia semplice scappare e andare via, è invece importante rimanere e tutti i giorni reinventarsi. La nostra non è una regione semplice e reinventare i nostri modelli di lavoro e business, tra tante problematiche del territorio, non è semplice. Ma in questa verticalità di tutti i giorni, fronte mare, noi ci dobbiamo lavorare. E troviamo soluzioni".

Le sfide sono continue e incrociano temi globali, il tema energetico, i costi, i dazi. 
"Abbiamo una fortuna - sottolinea - produrre una salsa che tutto il mondo ci riconosce. In questo prodotto c'è quella che è la nostra anima di genovesi, delicatezza e forza del gusto".

E oggi, venticinque anni dopo,  il prossimo orizzonte sarà espandere i laboratori, con cinquemila metri in più di superficie produttiva, tenendo però insieme l'attenzione alla qualità e alla sostenibilità.
Con gli sguardi agli altri mercati "che possono percepire e apprezzare il nostro prodotto: lavoriamo con l'America pur con i dazi, ma anche su mercati europei che sono propensi, e poi quelli asiatici mettendosi in gioco.  La valenza fondamentale del pesto che quella di un prodotto fresco, che siamo riusciti a garantire anche con la linea surgelata destinata proprio all'export". 

"È fondamentale lavorare poi su sfide energetiche - conclude Bruzzone - in questi anni abbiamo investito tantissimo su aspetti come le energie rinnovabili, con costanza e anno dopo anno con l'accrescimento degli impianti fotovoltaici. Con l'ultimo messo in funzione il mese scorso abbiamo raggiunto la copertura di quasi il cinquanta per cento del fabbisogno". 

Valentina Carosini

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