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La musica che ci gira intorno | 07 giugno 2025, 08:00

La musica che ci gira intorno - Elena Ventura: “Con la mia musica racconto la vita con ironia e leggerezza”

Il primo album dell’artista di Rapallo si intitola ‘Inevitabile’: “Volevo che ogni brano, ogni video, ogni parola fosse riconoscibile. Credo di esserci riuscita”

‘La musica che ci gira intorno’ è il format de ‘La Voce di Genova’ dedicato alla scoperta e alla valorizzazione della scena musicale ligure, con un focus su artisti locali, eventi, nuovi talenti e le tradizioni sonore della nostra regione. Ogni settimana la musica sarà protagonista, in ogni sua forma e da ogni punto di vista. Qui troverai interviste agli artisti, le nuove uscite discografiche, gli appuntamenti per vedere concerti ed esibizioni live e spazio a chi, con la musica, ci lavora: dai produttori ai fonici, dai musicisti ai gestori di locali, teatri e spazi dove è possibile far sentire la propria voce.

Ha iniziato a studiare canto più tardi rispetto a molti colleghi, ma Elena Ventura, cantante di Rapallo, ha recuperato in fretta. Oggi canta, insegna e ha pubblicato il suo primo disco, Inevitabile, un progetto in cui racconta sé stessa con leggerezza, ironia e una profonda consapevolezza. “All’inizio andavo al karaoke – racconta – e mi dicevano che avevo una bella voce. Così ho iniziato a crederci”. Ed è da quella passione è nata una strada che l’ha portata sul palco con diverse formazioni jazz, tra cui la Jazz Big Band, e poi fino al Conservatorio Niccolò Paganini di Genova, dove ha studiato canto jazz. “Sentivo il bisogno di approfondire anche il lato teorico e musicale”, spiega.

Accanto all’attività live, oggi Elena insegna alla Art&Rock School di Rapallo: “Una piccola realtà nata in collaborazione con altri musicisti e insegnanti, dove facciamo esibire spesso gli allievi e cerchiamo di trasmettere loro la nostra passione per la musica”.  Il suo primo album è uscito ad aprile: “Tutte le canzoni hanno un fil rouge che è l’ironia, ma con sfumature diverse. Alcuni brani sono più dolci, altri più rock, come Specchio riflesso”, racconta Ventura. I testi nascono da esperienze vissute, relazioni, osservazioni sul giudizio degli altri, sempre con uno sguardo divertito e autoironico. “Per esempio in Un uomo perfetto parlo degli uomini un po’ narcisisti, ma senza dare colpe, perché in fondo abbiamo tutti i nostri difetti”.

La title track  è la più personale: “L’ho scritta in un quarto d’ora. Parla dell’accettazione della vita, di quelle giornate in cui piove anche se c’è il sole. Nulla è mai tutto bello o tutto brutto: c’è sempre un equilibrio da accettare”.

Tra i brani spiccano anche E allora vado giù, che “invita ad avere coraggio e buttarsi nelle situazioni, anche quando fanno paura”, e Odio tutta la gente, che parla di chimica tra due persone: “Il titolo può trarre in inganno, ma mi piaceva proprio per questo”. C’è spazio anche per una cover, Ma l’amore no, rivisitazione moderna del classico degli anni Trenta: “È l’unico brano non originale dell’album, l’abbiamo riarrangiato in chiave attuale”. Ogni canzone è accompagnata da un video: “Sono molto visiva, ho bisogno delle immagini. Abbiamo girato Inevitabile sul Monte Penna, Un uomo perfetto al Golf Club di Rapallo, e E allora vado giù sul mare. L’ultima uscita è stata proprio Ma l’amore no”.

Nel costruire la sua identità artistica, Elena Ventura ha trovato ispirazione in Meghan Trainor: “Mi piace il suo mood ironico e pop, mi ci sono rivista. Ma ascolto anche Simone Molinari, Beyoncé, Ella Fitzgerald… sono molto eclettica”. Il risultato è un progetto coerente, personale, colorato: “Volevo che ogni brano, ogni video, ogni parola fosse riconoscibile. Credo di esserci riuscita, anche se c’è sempre da migliorare”.
Dopo un’estate 2023 ricca di concerti dedicati ai brani contenuti nell’album, quest’anno Elena è concentrata sul suo lavoro in giro per la Liguria: “Canto spesso nei locali, negli alberghi, ai matrimoni o in duo acustico. Chi vuole sapere dove sarò può seguirmi su Instagram, pubblico lì tutti gli aggiornamenti”.

Oltre a cantare, Elena Ventura insegna canto a bambini, adolescenti e adulti: “Ho allievi dai dieci anni in su. I ragazzi ascoltano tanta musica estera, da Billie Eilish a Olivia Rodrigo, ma per fortuna niente trap! Forse chi ascolta quel genere non viene nemmeno a lezione di canto”, scherza. Secondo lei, chi ascolta buona musica sviluppa anche un buon orecchio: “I ragazzi che vengono da me spesso hanno genitori musicisti o appassionati, e questo influisce. Ascoltano rock, jazz, musica con un’anima”. 

Chiara Orsetti e Isabella Rizzitano

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