L'affluenza definitiva alle urne in Liguria per i cinque referendum popolari abrogativi sui temi del lavoro e della cittadinanza si è attestata al 35,07%, superando così la media nazionale che si è fermata al 30,5%.
I dati, diffusi dal Ministero dell'Interno, sono quasi completi: mancano ancora i risultati di 250 sezioni su 61.591 aperte in tutta Italia e quelli degli aventi diritto di voto all'estero. Tuttavia, è ormai certo che non sia stato raggiunto il quorum minimo del 50% più uno degli aventi diritto, necessario per la validità della consultazione.
In Liguria, il dato di affluenza è il quarto più alto a livello nazionale in rapporto alla popolazione, dietro a Toscana (39,1%), Emilia Romagna (38,09%) e Piemonte (35,18%).
La provincia ligure con la partecipazione maggiore è Genova, con il 38,47%, seguita dalla Spezia (34,95%), Savona (33%) e Imperia (24,17%).
Sono stati chiamati alle urne 1.183.121 liguri, di cui 620.093 donne (52,4%) e 563.028 uomini (47,6%). Per confronto, nei referendum popolari abrogativi del 2011, riguardanti servizi idrici, servizi pubblici locali, nucleare e legittimo impedimento, l'affluenza in Liguria fu del 59,44%, mentre a livello nazionale raggiunse il 57,04%.
Nel dettaglio, ecco i risultati per ciascuno dei cinque referendum. I votanti erano in totale 643.026:
1 - Reintegro licenziamenti illegittimi: 90,46% ha votato si, per un totale di 178.614, mentre il 9,54 % ha votato no, pari a 18.845 voti;
2 - Licenziamenti e limite indennità: 88,88 % ha votato si, per un totale di 176.793, mentre 11,12 % ha votato no, pari a 22.108 voti;
3 - Tutela contratti a termine: 90.19% ha votato si, per un totale di 199.126, mentre 9.81 % ha votato no, pari a 21.660 voti;
4 - Responsabilità infortuni sul lavoro: 87.43% ha votato si, per un totale di 63.455, mentre 12.57% ha votato no, pari a 9.123 voti;
5 - Cittadinanza italiana: 66.64% ha votato si, per un totale di 111.062, mentre 33.36% ha votato no, pari a 55.601 voti.














