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Attualità | 08 luglio 2025, 08:00

Certosa in attesa: dal parcheggio Campasso alla metro ‘lumaca’, le richieste di un quartiere esausto

Il Comitato Liberi Cittadini denuncia ritardi, disagi e chiede più verde, mezzi pubblici più accessibili e un confronto con la nuova amministrazione per un ‘quartiere-cantiere’ stremato dai lavori

Cambia il vento, ma non a Certosa. Il quartiere, infatti, continua a vivere forti disagi legati al prosieguo dei cantieri, come evidenziato ancora una volta dal  Comitato Liberi Cittadini di Certosa. Le immagini diffuse in un post sui social immortalano con precisione la situazione attuale e le aspettative della comunità, concentrandosi in particolare sul nuovo parcheggio al Campasso e sull’andamento dei lavori della metropolitana.

Il nuovo parcheggio di via della Pietra, accanto alla nuova viabilità Certosa-Campasso e fino al pilone del ponte San Giorgio, rappresenta una conquista importante per la comunità. Il Comitato sottolinea come “Ferrovie, da circa un anno voleva riprendersi l'area di Via Della Pietra utilizzata come parcheggio, per andare avanti con il parco”, ma grazie all’azione decisa dei cittadini, con “il pieno sostegno del Municipio, e per essere onesti, anche dell'Assessore De Fornari della precedente Giunta”, è stato possibile ottenere un nuovo spazio per la sosta: “Il parcheggio è a fianco della nuova viabilità Certosa - Campasso, sino al pilone del ponte S. Giorgio. Se non abbiamo contato male, si tratta di 87 posti auto (compresi elettrici e meno atti) tracciati e 12 posti moto”.

Nonostante la soddisfazione per il risultato raggiunto, il Comitato avanza alcune osservazioni e richieste, a partire dalla presenza di soli cinque alberi: “Ci sono 5 alberi che suggeriamo di rinforzare con dei pali di sostegno”. La necessità di verde è sentita con forza: “In questi giorni con il calore intenso è attuale la necessità di nuovo verde”. Si chiede quindi di piantumare nuovi alberi nelle aiuole del parcheggio e di pensare a “creare un viale alberato di congiunzione fra i due quartieri” che possa essere gradevole come passeggiata pedonale.

Un altro tema centrale riguarda l’accessibilità e la funzione di interscambio del parcheggio con la metropolitana. Il Comitato evidenzia come “la posizione non è rapidamente raggiungibile”, soprattutto per chi usufruisce dei posti riservati alle persone con disabilità. Per questo motivo, torna a chiedere che “la linea integrativa circolare 106, che svolge servizio da Piazza Masnata- Campasso - Via Spaventa, possa proseguire fino a Brin”. Inoltre, si sollecita la nuova amministrazione a verificare se “gli impegni assunti dalla precedente Giunta, alla acquisizione di altri spazi per parcheggi nella ex area Officina Ferroviaria, (Piazza Facchini) sono stati rispettati”.

Le preoccupazioni dei cittadini si estendono anche ai cantieri della metropolitana, il cui prolungamento verso Canepari risulta “maledettamente in ritardo”. Il Comitato denuncia che “gli operai presenti in loco erano sempre meno, con segnalazione da parte dei residenti, che da giorni, giorni e giorni, non si vede più neppure un lavoratore”. Questo genera ansia sia per il futuro dei lavoratori stessi, sia per la quotidianità del quartiere, che da anni convive con disagi e incertezze: “Abbiamo bisogno che i due anni di ritardo vengano recuperati, che i lavori finiscano, che le nostre scuole, le nostre case, la nostra vita possa riprendere”.

Infine, il Comitato si rivolge alla nuova amministrazione con un messaggio chiaro e diretto, evitando di addossare colpe a chi si è appena insediato, ma chiedendo attenzione e trasparenza: “Siete che dovete riprendere in mano tutto quello che ha lasciato la precedente Giunta, - zone d'ombra, cose non dette, impegni non rispettati,- li scoprirete cammin facendo ne siamo certi e consapevoli”. E ancora, “voi siete arrivati ora e non avete colpe, noi sono cinque anni che viviamo in questa moltitudine di cantieri, che non diminuiscono, anzi aumentano, e abbiamo la colpa di vivere in questo ‘Quartiere Cantiere’”.

La richiesta dei cittadini è semplice ma fondamentale: “Confronto, rapporto diretto, chiarezza. Dedicate alle persone cinque minuti al giorno del tempo che usate per discutere del come far andare avanti le opere”.


 

Chiara Orsetti

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