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Attualità | 09 luglio 2025, 08:00

Comitato del Priano, nuovi allarmi sulla strada dopo il maltempo. I residenti: “Riaprire un dialogo con il Comune contro l'isolamento”

Le piogge hanno provocato il crollo di una parte di muraglione: “Hanno transennato, ma è rimasta aperta. È fondamentale per arrivare all'ultimo gruppo di case”

Comitato del Priano, nuovi allarmi sulla strada dopo il maltempo. I residenti: “Riaprire un dialogo con il Comune contro l'isolamento”

Torna a mobilitarsi il Comitato di via Priano a Sestri Ponente, che da anni si batte per ottenere una viabilità accessibile al quartiere, incastonato sulle alture del Chiaravagna, e contro il rischio isolamento per i residenti. 
L'ultimo caso è delle ultime ore, con il vento e le piogge che durante l'ultima allerta meteo hanno visto crollare sotto il peso delle intemperie una parte di muraglione. 

È quello di via Rimassa, sono venuti i vigili e anche i rappresentanti del Municipio per verificare la situazione. Hanno transennato ma la strada è rimasta aperta. È fondamentale per arrivare all'ultimo gruppo di case”, racconta Roberto Caneva, residente e una delle anime del comitato che nel settembre scorso aveva chiamato a raccolta in presidio un nutrito gruppo di abitanti che poi in corteo avevano sfilato per le vie di Sestri per chiedere lavori urgenti per una viabilità alternativa. 
Un problema per il quale da anni i residenti di via Priano sono in cerca di soluzioni, per tenere viva e vivibile un'area altrimenti inaccessibile anche per i mezzi di soccorso, fatta di stradine strette che si arrampicano sulla collina e di isolamento veicolare per una ventina di famiglie. 

È successo di nuovo pochi giorni fa - aggiunge Caneva - un altro residente ha avuto un problema di salute, e qui le ambulanze, salvo i mezzi piccoli formato 'Porter', non possono arrivare”. Un pericolo non di poco conto in caso di emergenze sanitarie, quando il tempo gioca un ruolo fondamentale per intervenire. Oltre la viabilità, la tenuta del territorio, sempre più esposto ad eventi atmosferici intensi
Qua si tratta di muri fatti chissà quando, in pietra e sabbia - prosegue Caneva - non succede spesso che si abbattano ma ad esempio il muro di via Molotto ha già avuto dei problemi”.

Dopo le interlocuzioni con la giunta precedente, in particolare con l'ex vicesindaco Pietro Piciocchi, ora con il cambio di amministrazione i residenti attendono di poter riprendere il dialogo con l'amministrazione.
Visto il cambio della giunta - dice Caneva - abbiamo atteso per dare tempo di organizzarsi a Comune e Municipio, abbiamo ripreso il filo del discorso con il Municipio per capire meglio,  la competenza sulla nostra strada resta comunale ma ora aspetteremo  di rincontrarci e reimpostare il dialogo". Negli ultimi mesi si è parlato di riprendere in mano il discorso di via Molotto, bloccato dal ricorsi: “L'idea - sottolinea - di cui si discuteva è di allargarla per renderla accessibile per solo mezzi emergenza. Ma se fai una strada si potrebbe aprire e trovare una soluzione anche per l'accesso dei residenti”.

Un tema su cui si discute da almeno 20 anni, che l'anno scorso ha visto gli abitanti costituirsi in comitato per la prima volta. “Siamo fiduciosi e aspettiamo risposte - conclude Caneva - chiediamo di aprire un dialogo affinché si studiano soluzioni condivise. La zona conta una quarantina di famiglie residenti, poco più di un centinaio di persone, che raggiungere le abitazioni sono costrette ad un tratto di strada da percorrere solo a piedi o con veicoli di larghezza inferiore a 1,60 metri, misura che taglia fuori ad esempio ambulanze o auto delle forze dell'ordine”.

Valentina Carosini

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