L’accordo siglato venerdì in Regione tra Liguria, Lombardia e Piemonte sembra disegnare un futuro del trasporto su rotaia del tutto roseo, privo di intoppi, all’insegna della velocità e dell’efficienza. Viaggi frequenti, costanti e veloci tra Genova e Milano, tempi ridotti, le tre regioni in costante collegamento, il tutto in attesa della fine dei lavori per il Terzo Valico che porteranno a quel famoso collegamento in meno di un’ora tra i due capoluoghi. Questo è il futuro, sono le intenzioni e le promesse.
La realtà, quella del presente, è invece un conto alla rovescia verso il 21 luglio, quando i lavori per la manutenzione straordinaria sul ponte ferroviario del fiume Po comporteranno l’interruzione di un binario con conseguente circolazione ridotta tra Voghera e Pavia con transito su binario unico e rimodulazione dei collegamenti. Dureranno fino al 29 agosto, coprendo di fatto tutta l’alta stagione. Risultato: tempi di percorrenza lievitati tra Lombardia e Liguria, tra Milano e Genova, tra una delle mete turistiche più amate dai lombardi e i turisti che la vorrebbero raggiungere. Qualche tempo fa, quando RFI aveva comunicato i cantieri estivi e le loro conseguenze sul traffico, avevamo provato a prenotare un viaggio ipotetico tra Milano e Santa Margherita Ligure, per dimostrare come i tempi di percorrenza durante i lavori rendano molto difficile usare il treno per un fine settimana al mare.
Ci sarà poi una ulteriore fase dei lavori, dal 30 agosto al 28 settembre, con l’interruzione di un binario tra Voghera e Pavia. E qui i disagi riguarderanno non solo gli eventuali vacanzieri, ma anche i tanti pendolari che torneranno al lavoro dopo l’estate.
Vero è che tutte queste settimane di lavori serviranno per la velocizzazione della tratta con punte fino a 180 chilometri orari, ma è altrettanto vero che il periodo delle lavorazioni sarà da bollino nero per chi vuole o deve spostarsi in treno. E questa è la realtà con cui i viaggiatori faranno i conti dal prossimo 21 luglio. Manca sempre meno.
A mettere nero su bianco tutte le preoccupazioni dei viaggiatori è Enrico Pallavicini, fondatore del Comitato Pendolari Genova-Milano, che sulle pagine di Repubblica parla di una grande preoccupazione “per quello che potrà accadere dal 21 luglio in poi” anche se, fino a oggi, nonostante i primi interventi sulla tratta “la situazione si è rivelata meno peggio rispetto al previsto”.
Pallavicini, inoltre, ricorda che i disagi non si fermeranno solamente all’estate 2025, ma proseguiranno anche la prossima “perché questi cantieri sono stati calendarizzati su un biennio”. Quindi, anche il programma annunciato l’altro giorno in Regione, dovrà in qualche modo piegarsi alle esigenze dei lavori che si riproporranno tra dodici mesi.
Secondo il fondatore del Comitato Pendolari Genova-Milano normalmente tra i due capoluoghi “si muovono più di cinquecento pendolari tutti i giorni”, ma i numeri scendono notevolmente durante l’estate: “La tratta interrotta, secondo le nostre previsioni, riguarderà intorno alle centocinquanta persone ogni giorno, dal momento che le altre saranno in ferie o in smart working. C’è comunque da tenere alta l’attenzione e vedremo alla prova dei fatti se il sistema sarà capace di reggere. Di sicuro delle difficoltà ci saranno, ora vedremo quali e quante”.
Il Comitato, inoltre, si è attivato per chiedere quattro autobus sostitutivi che potessero coprire la tratta da piazza Principe a Milano con tempi che dovrebbero essere di due ore circa.
Secondo Pallavicini “le opere infrastrutturali sono importanti, ma i passeggeri vanno sempre agevolati e, almeno, non vanno abbandonati”. Ma c’è anche un aspetto positivo nelle parole del fondatore. I lavori, infatti, comporteranno un quarto d’ora in più di stazionamento a Piacenza con un conseguente aumento delle partenze verso la Liguria: “Se perderemo del turismo dalla Lombardia, lo guadagneremo invece dall’Emilia, che non è mai stata collegata in maniera così diretta alla Liguria”.
Un piccolo spiraglio di ottimismo in un’estate (anzi, due) che metterà a dura prova la pazienza di chi vuole o deve spostarsi in treno. Alla fine della bella stagione si faranno i conti.