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Attualità | 19 luglio 2025, 15:00

Stangata Imu, lunedì confronto in commissione. Sunia: "Se vogliamo, siamo ancora in tempo per alternative"

Gli aumenti fanno temere contenziosi e lettere di disdetta sugli affitti concordati, con prezzi già in forte rialzo

Stangata Imu, lunedì confronto in commissione. Sunia: "Se vogliamo, siamo ancora in tempo per alternative"

Se l'affair immobiliare e la stangata Imu scuotono Genova, c'è chi spera che la giunta ammorbidisca la decisione sui rincari, previsti nel solco dell'assestamento di bilancio del comune. E chi lavora per proporre correttivi o alternative. Dopo lo scossone del consiglio comunale, dell'annuncio e della mancata discussione, lunedì sarà un giorno chiave per il tema a Palazzo Tursi. Sono stati invitati in commissione i rappresentanti delle principali associazioni degli inquilini di Genova, che parteciperanno alla riunione in commissione per proporre possibili alternative. E, anche se sembra esserci poco margine di trattativa, per provare a proporre una soluzione diversa che non rischi di ripercuotersi sull'accesso alla casa.
Sì, perché la manovra annunciata dal Comune ha allarmato in particolare in un momento in cui a Genova si attraversa una fase di difficoltà, nell'accesso alle soluzioni abitative in affitto. "Si potevano considerare altre ipotesi prima di arrivare a questo - dice Bruno Manganaro, segretario del Sunia di Genova - anche perché il provvedimento rischia di avere effetti non solo sul presente ma anche sul futuro. Ci aspettiamo una valanga di contenziosi e lettere di disdetta tra chi ha in affitto una casa a canone concordato".
La stangata trova Genova in una congiuntura sfavorevole, come altre città italiane, sul fronte degli affitti.
Basta dare un'occhiata ai prezzi, scoraggianti e del tutto abbattuti su affitti temporanei, case vacanza, b&b e costi fuori dalle possibilità per una famiglia media. Senza contare che ormai la maggiorparte dei nuclei familiari è rappresentata da singoli, che da soli devono far fronte a prezzi sempre più alti per garantirsi una casa e un'indipendenza, a fronte di precarietà lavorative e nessun aiuto se non familiare.
L'affitto medio mensile a Genova città risulta essere di circa 782 euro per gli appartamenti, con picchi al rialzo a seconda delle zone. Secondo il portale di Immobiliare.it, "a Giugno 2025 per gli immobili residenziali in affitto sono stati richiesti in media € 9,98 al mese per metro quadro, con un aumento del 10,89% rispetto a Giugno 2024 (€ 9,00 mensili al mq). Negli ultimi 2 anni, il prezzo medio all'interno del comune di Genova ha raggiunto il suo massimo nel mese di Giugno 2025, con un valore di € 9,98 al metro quadro. Il mese in cui è stato richiesto il prezzo più basso è stato Novembre 2023: per un immobile in affitto sono stati richiesti in media € 8,38 al mese per metro quadro". Poi, si guarda l'offerta degli affitti, e il panorama cambia ancora, tra immobili semi-invivibili, di metrature ristrette, completamente lasciati all'incuria. Tutto quello che è ristrutturato, finisce preda del mercato delle locazioni temporanee. 
Questo il panorama in cui arriva il rincaro Imu. "Comporta per i proprietari un aumento retroattivo, verranno ricalcolati gli acconti e la nuova rata entro fine anno sarà maggiorata. Dalle nostre proiezioni un aumento medio di 300 euro", dice Manganaro.
Con ripercussioni sui canoni concordati negli affitti, alla scadenza. "Credo non ci voglia un genio a capire che i proprietari lo scaricheranno tutto sugli inquilini, inizieranno problemi e tensioni, disdette e abbandoni del mercato che spingeranno su affitti brevi su cui c'è speculazione".
"Lunedì proveremo a portare idee alternative e speriamo di confrontarci, le possibilità ci sono - conclude Manganaro - prendiamo atto dei problemi di bilancio ma non è che per salvare uno si affonda un altro. Perché non colpire l'evasione di Imu e tari o i 30mila appartamenti sfitti a Genova? Così è più semplice ma è un errore. Se vogliamo, siamo ancora in tempo".

Valentina Carosini

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