“L’acquisizione dell’area Facchini a Certosa è un obiettivo che l’amministrazione comunale intende perseguire”. A chiarire il destino dell’area oggetto di discussione nella seduta del consiglio comunale di ieri, martedì 22 luglio, è il presidente del Municipio Valpolcevera Michele Versace. La discussione è nata da un’interrogazione della consigliera Maria Luisa Centofanti, che ha chiesto all’assessore Davide Patrone informazioni sullo stato del progetto che prevedeva, dopo l’acquisizione dell’area da RFI, attuale proprietaria, la realizzazione di un importante intervento di riqualificazione. Tra gli interventi previsti, oltre a un mix di funzioni urbanistiche, spiccava la realizzazione di un nuovo polo scolastico che dovrebbe comprendere anche il nuovo Liceo scientifico tecnologico.
“Attualmente, però, l’area non è ancora di proprietà del Comune, perché in passato non è mai stata avviata una vera e propria trattativa di acquisto con Ferrovie. Si è proceduto solo a una valutazione dell’Agenzia delle Entrate, senza che seguisse un confronto concreto sul prezzo o sulle modalità di cessione” spiega ancora Versace. “L’assessore Patrone ha chiarito che l’intenzione dell’attuale amministrazione è portare avanti il progetto, ma ha anche sottolineato l’importanza di fare i conti con le risorse disponibili. Ad oggi, infatti, non sono stati individuati fondi specifici per l’acquisto, che dovrà eventualmente essere coperto attingendo agli ormai celebri 199 milioni destinati alla rigenerazione urbana. Tuttavia, molte altre iniziative e progetti di riqualificazione, come quelli per Certosa o le opere di mitigazione per chi vive vicino alla ferrovia, fanno già riferimento a quel fondo. Se ogni intervento attinge alla stessa fonte, il rischio concreto è che, prima o poi, le risorse si esauriscano”.
Lo stallo del progetto ha, però, generato confusione e rabbia tra i residenti: una voce che si leva forte e chiara dal quartiere è quella del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, guidato da Enrico D’Agostino, che commenta "con preoccupazione e determinazione" questa paralisi. L'area di piazzale Facchini, un tempo destinata alla logistica merci, è ora vista come "un’opportunità cruciale per il quartiere". D'Agostino è lapidario: "La riqualificazione deve poggiare su due pilastri fondamentali: compensazioni economiche per le persone che hanno subito trasformazioni negative e soprattutto la completa trasformazione di un’area centrale. Quella scelta, frutto del percorso partecipativo, del masterplan e dell’ampio consenso politico, deve essere attuata senza ulteriori rinvii". Il Comitato non lascia spazio a dubbi: "l’acquisto deve essere portato avanti subito, perché il futuro è qui", lanciando un accorato appello affinché non si disperdano le risorse già disponibili.
Non è mancata la reazione dell’ex sindaco facente funzioni Pietro Piciocchi e Capogruppo di Vince Genova in consiglio Comunale, che ha definito "alibi pretestuosi" quelli cercati dalla Giunta. Piciocchi in una nota ha sottolineato con fermezza che "grazie al lavoro svolto dalla precedente Amministrazione, sono state poste le basi concrete per l’acquisto delle aree ex Facchini a Rivarolo". La sua esortazione è chiara: se la Giunta intende fare "marcia indietro su questa importante operazione", dovrebbe dichiararlo "con trasparenza".
Piciocchi ha ricordato come durante il suo mandato fosse stato promosso un masterplan di rigenerazione urbana, discusso con la cittadinanza. Ma soprattutto, era stata avviata la trattativa con Trenitalia (Ferrovie dello Stato), ottenendo la "certificazione del valore dell’area da parte dell’Agenzia delle Entrate", un "passaggio fondamentale e propedeutico all’acquisto". L'operazione, aggiunge, era stata anche "autorizzata con una deliberazione del Consiglio comunale". Piciocchi chiarisce che l'acquisto "potrà essere sostenuto con risorse proprie dell’Ente" o, in modo "più immediato", "attingendo alla somma di 199 milioni di euro messa a disposizione da Trenitalia – su disposizione di legge – per indennizzi e interventi di rigenerazione urbana legati al tracciato del cosiddetto “ultimo miglio” del Terzo Valico ferroviario. Dispiace quindi constatare che l’Assessore Patrone, nel tentativo di giustificare l’assoluto immobilismo della Giunta Salis sul dossier Certosa - tema particolarmente sentito dalla cittadinanza - abbia rilasciato affermazioni false, sostenendo che mancherebbero i fondi per l’acquisto dell’area Facchini".
Piciocchi conclude il suo intervento con un appello per un'azione immediata: l'Amministrazione dovrebbe "attivarsi con urgenza per riaprire il dialogo con Trenitalia, sia in merito all’acquisizione dell’area, sia per ottenere l’autorizzazione all’utilizzo delle risorse già disponibili". Un aspetto preoccupante è che la Giunta "non abbia ancora individuato un Assessore incaricato di seguire questo delicato e complesso dossier". Per questo motivo, Piciocchi ha dichiarato che richiederà la "convocazione di una commissione consiliare urgente per affrontare la questione".
LA RISPOSTA DEL COMUNE
"Vogliamo trovare le risorse per l’acquisizione dell’area ex Facchini e siamo impegnati nel dialogo con RFI e con il Commissario straordinario del Progetto Unico per dare le gambe ad un progetto di rigenerazione urbana per noi importantissimo. Quindi vogliamo e dobbiamo trovare le risorse che la passata Amministrazione non è stata in grado di trovare. Questo è un dato di fatto".
Risponde punto su punto Davie Patrone, l'assessore alla Casa, Edilizia residenziale pubblica e Patrimonio del Comune di Genova, alle accuse del consigliere comunale di Vince Genova Pietro Piciocchi.
"Quello che abbiamo trovato al nostro insediamento sul progetto ex Facchini - continua Patrone - è stata una delibera di indirizzo per l’acquisizione dell’area, priva di copertura finanziaria e le dichiarazioni dell’ex vicesindaco in merito ad una trattativa intrapresa con Trenitalia, proprietaria di quello spazio, che ad oggi però rimangono solo parole. Vogliamo trovare le risorse per quell’acquisizione e siamo impegnati nel dialogo con RFI e con il Commissario straordinario del Progetto Unico, anche per stipulare una convenzione, che definisca come venga erogata la cifra di 199 milioni, messa a disposizione da RFI, su disposizione di legge. Il tutto senza compromettere l’insieme degli interventi a ristoro della popolazione e l’aspetto della riqualificazione territoriale, di cui l’acquisizione dell’area Facchini deve far parte, perché quell’operazione moltiplica il valore di bene comune del territorio".
La trattativa per l’acquisizione dell’area ex Facchini sarà seguita direttamente dalla sindaca Silvia Salis, che ha già preso contatti con RFI e che domani incontrerà assieme all’assessore Ferrante il Commissario straordinario di Governo per il Nodo ferroviario di Genova Calogero Mauceri.














