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Attualità | 02 agosto 2025, 18:47

Casella, la popolazione funestata dai miasmi. Pastorino (Linea Condivisa) chiede chiarimenti ad Asl e Arpal

“Sembra che non si riesca a trovare una soluzione a questo problema che crea forti disagi alle persone delle vicinanze”, afferma il consigliere regionale. Nel mirino un'azienda che produce sostanze bituminose

Casella, la popolazione funestata dai miasmi. Pastorino (Linea Condivisa) chiede chiarimenti ad Asl e Arpal

Si apre a Casella, in Valle Scrivia, il caso di alcune emissioni odorigene che da giorni stanno funestando la popolazione. Il consigliere regionale Gianni Pastorino (Linea Condivisa - Lista Orlando) ha presentato due richieste di accesso agli atti, con l’intenzione di “venirne a capo”. 

“Venerdì mattina - riferisce Pastorino - ho scritto sia ai vertici della Asl 3 Genovese che di Arpal per avere contezza se questi due enti hanno effettuato sopralluoghi presso l’azienda CO.MA.C. di Casella, in relazione alla loro attività, perché da tempo la popolazione del luogo e dei comuni limitrofi, avverte forti miasmi”.

Già da tempo, molti cittadini e cittadine, nella zona di Casella - Cortino - Avosso e zone limitrofe, hanno scritto agli enti interessati per segnalare forti miasmi che arriverebbero dall’azienda CO.MA.C. (che produce bituminosi) e a metà giugno c’è stata anche una partecipata assemblea pubblica sulla questione, che ha raccolto il malessere della popolazione.

“Sembra che non si riesca a trovare una soluzione a questo problema che crea forti disagi alle persone delle vicinanze”, continua il Consigliere regionale. “Sono stati fatti anche esposti alle forze dell’ordine e credo che sia necessario un intervento della politica, per vedere se sono stati effettuati controlli e quali sono stati i risultati”.

In considerazione del fatto che il 5 agosto chiudono i lavori consiliari, a settembre il rappresentante di Linea Condivisa ha intenzione di presentare un’interrogazione, per allora spera di avere i dati di Asl e Arpal richiesti, per comprendere come si può coniugare il diritto di impresa e lavoro, con i diritti della popolazione a vivere in modo sano e sereno.

“Oltremodo quel minimo di andamento turistico della zona - conclude Gianni Pastorino - già fortemente penalizzato dal mancato funzionamento del trenino di Casella, con questa vicenda rischia il tracollo”.

Redazione La Voce di Genova

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