Dopo l’annuncio della risoluzione del contratto, da parte del Comune di Genova, con l’impresa Manelli per i cantieri di prolungamento della metropolitana, torna a farsi sentire la voce del Comitato Liberi Cittadini di Certosa, da sempre in prima linea per segnalare i disagi del territorio anche legati ai lavori in corso per la nuova fermata prevista in Valpolcevera.
A parlare è Enrico D’Agostino, portavoce delle istanze del quartiere: “Ormai, come avevamo già preannunciato tempo addietro, questo sarà un ulteriore problema da affrontare. È per questo che, durante l’incontro con i capigruppo in Comune, avevamo insistito per ottenere un confronto con i nuovi assessori. Ma siamo ancora in attesa di una risposta alle nostre richieste”.
Il Comitato chiede espressamente alla giunta guidata da Silvia Salis un cambio di passo, a cominciare dall’instaurare un dialogo diretto con chi vive quotidianamente i disagi causati dai cantieri. “Pensiamo che ora la nuova Giunta debba venire sul nostro territorio - prosegue D’Agostino - per un confronto concreto con il Municipio, i Comitati e le Associazioni. Solo così si potranno trovare soluzioni reali a quello che definiamo senza mezzi termini uno scempio creato dalla precedente amministrazione Bucci, Piciocchi e Campora. Un'eredità pesante, che rischia di lasciare i cantieri fermi per due anni, tra ricorsi e controricorsi, mentre il quartiere subisce e rischia ulteriori sofferenze”.
Un cantiere quello della metropolitana in Valpolcevera che, secondo i cittadini, non può permettersi ulteriori ritardi, in una zona già martoriata da anni di disagi infrastrutturali.
Il Comitato ricorda infine che l’impresa Manelli, al centro della rescissione contrattuale, risulta coinvolta anche in altri appalti strategici per Genova, tra cui lo scolmatore del Bisagno. “Serve un’assunzione di responsabilità e un confronto aperto sul campo - conclude D’Agostino - perché è nei quartieri che si misura davvero la capacità di ascolto e di governo”.
La tratta della metropolitana Brin-Canepari si estende per circa 750 metri e prevede la realizzazione di un viadotto che collegherà l’attuale capolinea di Brin al rilevato ferroviario esistente. Da lì, il percorso proseguirà fino a piazzale Palli, dove sorgerà la nuova stazione.















