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Attualità | 26 agosto 2025, 11:00

Terzo Valico, cantieri a due velocità: alcuni lotti sono vicini al traguardo (dopo oltre dieci anni), altri non sono nemmeno a metà. E la fine lavori è prevista nel 2027

Allo stato attuale la maxi opera è al sessantatré per cento di completamento con una spesa di oltre cinque miliardi di euro. Ma senza un’accelerazione sarà impossibile vedere passare i treni nel giro di due anni

Terzo Valico, cantieri a due velocità: alcuni lotti sono vicini al traguardo (dopo oltre dieci anni), altri non sono nemmeno a metà. E la fine lavori è prevista nel 2027

Ci sono due lotti completati all’80%, ma sono partiti più di dieci anni fa. E ce n’è uno, avviato solo sei anni fa, che non è ancora arrivato a metà strada.

I numeri diffusi dal portale Ferrovie.info in merito allo stato di avanzamento dei lavori per il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi - Nodo di Genova raccontano di un cantiere a due velocità: alcuni interventi sono prossimi alla fine, altri vedono ancora un traguardo lontano.
Il progetto, lo ricordiamo, è oggi una delle opere infrastrutturali più imponenti in corso in Italia e in Europa: una linea ferroviaria ad alta capacità pensata per collegare Genova al Nord Italia e, più in generale, ai grandi corridoi europei. Una risposta attesa da anni a quello che, di fatto, è stato un isolamento infrastrutturale del capoluogo ligure.

Si parla di 90 chilometri di tracciato complessivo, di cui ben il 70% in galleria, con oltre 50 cantieri aperti dal 2012. I fronti di scavo attivi in contemporanea sono una trentina, e i lavori proseguono 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Il massiccio intervento è stato suddiviso in sei lotti (non funzionali), una ripartizione che consente oggi di tracciare un quadro dettagliato dello stato di avanzamento.

I due in stato più avanzato sono il primo e il secondo, avviati rispettivamente nel 2012 e nel 2013: sono entrambi sopra l’80% (84% e 86%). Il terzo è al 77%.
Il quinto, avviato nel 2018, è oggi al 60%. Il quarto lotto, il più oneroso (oltre 2,5 miliardi di euro), è poco sopra il 50%.
E infine c’è il più arretrato: il sesto, iniziato nel 2019, che è fermo al 48%.
Cantieri con anni di lavoro alle spalle, ma che in alcuni casi restano lontani dall’obiettivo. L’ultimazione dei lavori, da contratto, è prevista per il 2027. A luglio 2025, il dato aggiornato parla di un 63,6% di avanzamento complessivo, per un valore pari a circa 5,4 miliardi di euro di lavori già eseguiti.
Sul sito Ferrovie.info si parla di un “cantiere in piena attività”, e si attribuiscono le differenze di avanzamento alla “diversa complessità tecnica e all’articolazione temporale dei singoli lotti”.

Ma i numeri dicono anche altro: senza una netta accelerazione, sarà difficile recuperare tutto il terreno in soli due anni. Alcuni lotti partiti sei anni fa devono ancora completare più della metà delle opere. La matematica, in questi casi, non mente.
Quando entrerà in esercizio, il Terzo Valico permetterà di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza tra Genova, Milano e Torino, rafforzando al tempo stesso la capacità di traffico merci verso i valichi alpini e i grandi corridoi europei - si legge ancora sul sito - non si tratta soltanto di una nuova linea ferroviaria, ma di un’infrastruttura che cambierà la geografia della mobilità italiana, rendendo il porto di Genova ancora più competitivo nello scenario internazionale”.
L’incognita, però, sta tutta nelle primissime parole: quando entrerà in esercizio?

Pietro Zampedroni

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