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Sport | 29 agosto 2025, 17:38

Genoa, Vieira aspetta la Juve: “Loro più forti dell'anno scorso: umiltà, concentrazione e sacrificio per fargli male”

Il tecnico torna sulla sfida di Lecce e dribbla il mercato: “Abbiamo fatto cose buone, possiamo migliorare. Contento degli attaccanti; aspetto altro? Onestamente non lo so”

Foto Genoa CFC (Tano Press)

Foto Genoa CFC (Tano Press)

Avrà un'altra settimana di lavoro e qualche recupero in più il Genoa contro la Juventus, prossimo avversario al “Ferraris” domenica prossima nella seconda giornata di campionato.

Il focus è sul prossimo avversario, dal nome tutt'altro che banale, eppure a tenere banco nel mondo rossoblù in settimana sono state le sensazioni lasciate dalla gara col Lecce. Amare tra la tifoseria, meno per il tecnico che guarda oltre: “Difensivamente abbiamo fatto una bella partita - ha detto rimarcando un buon grado di soddisfazione - Nella fase offensiva potevamo gestire meglio il possesso, quando abbiamo recuperato palla alta abbiamo commesso scelte tecniche sbagliate. Per essere la prima gara però sono soddisfatto, ci sono cose da migliorare ma siamo sulla strada giusta”.

Soddisfazione relativa anche all'obiettivo stagionale: “Forse esserci salvati l'anno scorso con quattro giornate d'anticipo può aver cambiato la percezione da fuori, ma noi sappiamo che vincere non abbiamo dimenticato da dove siamo partiti - ha sottolineato il tecnico -. Noi siamo concentrati sull’obiettivo di una salvezza il prima possibile. Siamo una squadra più giovane dell’anno scorso, abbiamo più qualità tecnica, ma giocatori giovani che devono crescere. E per farlo ci vuole tempo. Vedo tanta umiltà, concentrazione, sacrificio: è il DNA della squadra e del club e noi dobbiamo sempre averlo”.

Caratteristiche, queste ultime, su cui far leva contro i bianconeri. “La cosa che mi soddisfa della squadra è che, in campo, è sempre pronta a competere con gli avversari - ha proseguito Vieira - Se vogliamo fare risultato dobbiamo fare una bella partita collettiva, dietro sarà importante essere compatti. Hanno qualità nell’uno contro uno e anche a centrocampo, sono qualitativamente più forti dell'anno scorso. Noi dobbiamo essere pronti perché affronteremo una squadra che avrà voglia di vincere il campionato”.

Spazio poi ai singoli. Molto si è parlato in settimana di Malinovskyi e di un suo possibile inserimento, come jolly tra centrocampo e trequarti: “Può giocare sia dietro la punta che più basso, ha qualità ed esperienza e lo abbiamo visto l'anno scorso quando è rientrato. E' un giocatore importante su cui contiamo molto”. C'è poi anche fiducia sul recupero Ekuban: “Ha fatto una buona settimana di lavoro, vediamo ancora negli ultimi allenamenti. Può darci tanto quando sta bene nel cambiare le partite in corsa”.

E a proposito di cambiamenti, se n'è parlato in tema moduli. Argomento che l'ex Crystal Palace, come tutti i suoi colleghi, elude a tratti: “Il mio lavoro è di fare la scelta giusta e creare un equilibrio per avere giocatori sul campo che possano massimizzare le loro potenzialità. Cambiare modulo non so se sia la cosa giusta, per me più importante di tutto è il dinamismo dell'azione con la palla e senza. Su quello offensivo dobbiamo ancora migliorare - ha ammesso - e quando lo faremo, sarà più facile per Colombo, Ekhator, Ekuban e anche Vitinha. La cosa importante è trovare il modo di essere più offensivi”.

Proprio sul ruolo di centravanti si sta facendo un gran discutere in chiave mercato. Discorso che Vieira prova a dribblare in un certo senso: “Se dobbiamo chiudere il mercato con questi quattro giocatori come attaccanti, sono contento. Mi aspetto ancora qualcosa? Onestamente non lo so, non è un aspetto che controllo. Non è un bellissimo periodo, ma purtroppo è così e se c’è qualcosa a cui non possiamo dire di 'no', come club è importante farsi trovare con dei piani pronti”

Mattia Pastorino


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