Il mercato della Sampdoria è finito, anche quello degli svincolati.
Jesper Fredberg, Ceo sport blucerchiato, lo dice chiaro, senza giri di parole: “Il mercato degli svincolati è ancora aperto, ma non penso che avremo possibilità di prendere altri giocatori. Abbiamo valutato le posizioni e forse ce n’era una in cui rafforzarci, ma non abbiamo trovato la qualità che internamente pensavamo fosse in linea e abbiamo deciso di non fare operazioni. In una finestra di mercato una delle migliori operazioni che puoi fare è non fare un trasferimento, non vogliamo acquistare solo per il gusto di farlo. Vogliamo fare trasferimenti che abbiano senso per noi ma anche per il calciatore che portiamo in squadra”.
Concetto tutt’altro che scontato, soprattutto in una fase come questa, con due sconfitte sul groppone, un ambiente a dir poco agitato e una rosa ancora da decifrare. Non è la scelta comoda, ma quella coerente, e nella coerenza, Fredberg cerca di costruire un’identità.
Lo fa con un video pubblicato dal canale ufficiale della Sampdoria, quasi fosse una lettera aperta alla tifoseria, per spiegare, rassicurare, motivare.
“Siamo riusciti a portare a casa molti giocatori affamati che hanno voglia di venire a giocare per il club e questo è importante per noi - spiega Fredberg - abbiamo voluto portare nuova energia soprattutto dopo la scorsa stagione, avevamo bisogno di cambiare le cose e questo è stato un criterio importante per noi per portare nuova energia. Con questo gruppo siamo fiduciosi che possiamo ottenere di più”.
Parole che provano a riaccendere una speranza dopo mesi difficili e una retrocessione evitata al fotofinish (e solo grazie a demeriti societari altrui), parole che poggiano però su una base ancora fragile. Perché la squadra è numerosa, forse troppo, e il campo, per ora, ha raccontato una storia diversa da quella che si vorrebbe scrivere. Fredberg non lo nega: “Abbiamo una squadra molto numerosa con tanti giocatori e sicuramente avremmo voluto fare più operazioni in uscita per avere una rosa meno numerosa e più compatta, ma anche più competitiva. Per diverse ragioni non siamo riusciti a finalizzare tutte le uscite che avremmo voluto anche per dare ai giocatori nuove opportunità anche perché sappiamo che per alcuni di loro non sarà facile guadagnarsi lo spazio che meritano”.
È il prezzo di un’estate complicata, segnata dalle scorie della retrocessione sul campo, dai vincoli economici, dalle occasioni sfuggite. Eppure, nel racconto di Fredberg c’è anche l’orgoglio per un lavoro fatto in condizioni complesse: “Dopo l’ultima stagione non abbiamo avuto la migliore preparazione per questa finestra di mercato. Penso che i ragazzi abbiano fatto un grande lavoro tra video, live, dati, la rete, i nostri contatti. Tutto quello che abbiamo per trovare i giocatori giusti per questo club per un mix di esperienza, giocatori affamati e con qualità”.
È una fiducia che non poggia solo sulla rosa, ma anche sul popolo blucerchiato. Quello che ha riempito lo stadio, che ha sottoscritto un numero record di abbonamenti (20.392), che ha scelto ancora una volta di esserci nonostante tutto. Fredberg lo riconosce, e ci costruisce sopra un pezzo di strategia: “Il numero di abbonamenti che abbiamo raggiunto dimostra la passione dei nostri tifosi e significa molto anche per il club. Avere una tifoseria nota per l’atmosfera che crea allo stadio fa sì che possiamo anche attrarre giocatori di livello superiore perché vogliono venire qui e fare parte di questa squadra per l’atmosfera che i tifosi creano per noi. Faremo tutto il possibile per ripagarvi e rendervi orgogliosi”.
Non promette miracoli, ma rilancia una visione: “La cosa più semplice sarebbe dire che accadrà da domani. Non penso che ce la faremo domani, ma stiamo lavorando ogni giorno per migliorare sempre di più. Non abbiamo avuto l’inizio di stagione che volevamo, ma non cambia la nostra mentalità, siamo aggressivi e vogliamo raggiungere un obiettivo insieme a voi, ci state aiutando a raggiungere qualcosa. La nostra ambizione più grande è ripagarvi della vostra fiducia. Siamo al lavoro e speriamo che presto ne vediate i frutti. Capiamo che significa molto e faremo del nostro meglio per ottenere risultati insieme a voi”.
Ora all’appello mancano solo i risultati.














