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Attualità | 04 settembre 2025, 19:05

Cornigliano in piazza contro il forno elettrico: oltre mille persone alla manifestazione

Dai giardini Melis il corteo dei comitati 'No forno elettrico' è partito intorno alle 17.00 percorrendo via Cornigliano. Striscioni, slogan e la caricatura della sindaca Silvia Salis: "Il forno non lo vogliamo, la salute non si tocca. Basta, noi abbiamo già dato"

Oltre un migliaio di persone hanno partecipato alla manifestazione indetta dai comitati contrari al forno elettrico, svoltasi oggi pomeriggio a Cornigliano. Il corteo è partito attorno alle 17.15 dai giardini Melis, ha raggiunto via Cornigliano e, poco dopo le 18.30, è tornato al punto di partenza. Presenti tanti cittadini non solo del quartiere, ma anche proveniente da Sestri Ponente, Sampierdarena e da Genova, insieme a diversi rappresentanti istituzionali.

Ai giardini Melis è stato esposto uno striscione con la caricatura della sindaca Silvia Salis, ritratta mentre consegna a dei bambini una “barretta all’acciaio e particolato”, accompagnata da una delle sue dichiarazioni: “Cornigliano ha da sempre una vocazione all’acciaio”.

Il presidente del Municipio Medio Ponente Fabio Ceraudo ha criticato il metodo adottato finora: “Non è stato fatto un percorso partecipativo. Le due ipotesi proposte da Bucci e la passerella di Urso erano vuote di contenuti, prive di un piano industriale, di ricadute ambientali e occupazionali. Noi dobbiamo costruire un percorso condiviso: le persone hanno bisogno di capire e le scelte devono essere fatte insieme alla cittadinanza. Non può esistere la logica lavoro o salute”.

Su Salis, Ceraudo ha aggiunto: “La sindaca non ha aperto un pacchetto chiuso. Non prenderà questa ipotesi come già scontata, ma ci vuole un piano industriale chiaro. Il sì o no tranchant mette in contrapposizione lavoro e cittadinanza, invece serve un percorso partecipato. Cornigliano deve andare avanti in modo consapevole e ragionato”.

Dal corteo sono arrivate anche voci di cittadini. Elena Mirto, corniglianese dal 1975, ha detto: “Tanti anni fa tanta gente è morta di tumori. Ora basta. I posti di lavoro devono essere veri, non legati alla malattia. Ci vogliono nuove tecnologie, basta guardare sempre al passato”.

Un altro cittadino, autore dello striscione con la caricatura della sindaca, ha ricordato: “Cornigliano è stata sacrificata da sempre. Negli anni del dopoguerra ci fu l’industrializzazione forzata per risollevare l’Italia, ma non possiamo essere sempre noi a pagare il prezzo con la salute e l’ambiente”.

Il presidente del Comitato Cornigliano per la Città, Giampiero Morstabilini, ha commentato: “La gente di Cornigliano ha risposto in modo massiccio. Qualcuno ha provato a creare disordini con manifestazioni non autorizzate, ma noi vogliamo restare pacifici e dare voce ai cittadini”.

Infine Patrizia Avagnina, del gruppo “Donne di Cornigliano”, ha sottolineato: “Questa è la risposta di Genova. Noi da 40 anni portiamo avanti i valori di ambiente, salute e lavoro. Non siamo delusi dalle istituzioni perché non ci siamo mai illusi: le decisioni si prendono altrove e i cittadini vengono a sapere le cose solo dopo”.

Federico Antonopulo

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