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Cultura | 04 settembre 2025, 15:06

Musica, danza e teatro: la Bassa Val Bisagno ospita la rassegna ‘Nostalgia periferica’

Un mese di spettacoli e laboratori tra musica, danza e prosa: dal 6 al 27 settembre la rassegna firmata Teatro Garage e La Chascona trasforma la nostalgia in un racconto positivo di radici e comunità

La nostalgia come memoria e radici, trasformata in musica, prosa e danza: è questo il cuore di 'Nostalgia periferica', il progetto nato dalla collaborazione tra Teatro Garage e Associazione La Chascona, in programma in Bassa Val Bisagno dal 6 al 27 settembre

Tre spettacoli teatrali, tre concerti e tre laboratori, pensati per un pubblico variegato ed eterogeneo, che puntano a coinvolgere il più possibile il territorio e i suoi abitanti. 

La scelta del tema della nostalgia è nata proprio perché si tratta di un concetto ampio, che può essere declinato a 360 gradi - spiega Daniela Deplano, direttrice artistica del Teatro Garage -. Parliamo di nostalgia nelle zone periferiche, e da qui si aprono moltissime possibilità: abbiamo organizzato laboratori dedicati a questo tema, coinvolgendo diverse realtà. Ci saranno attività con persone senza fissa dimora, con bambini e ragazzi, anche di comunità straniere, che portano con sé radici e ricordi legati al tema della nostalgia. Riprenderemo inoltre un percorso che avevamo avviato in passato con un altro progetto sulle periferie: laboratori di scrittura creativa e lettura ad alta voce, da cui era nato anche un libro che raccoglieva racconti legati alle radici delle persone, in quel caso riferiti soprattutto alla bassa Val Bisagno. Accanto ai laboratori, naturalmente, ci saranno spettacoli di vario tipo: musica, prosa, danza. La nostalgia, in questo progetto, viene intesa nel suo connotato positivo, come il desiderio di tornare a casa, di ritrovare qualcosa che ci fa stare bene. Abbiamo pensato, ad esempio, agli immigrati, a chi ha lasciato un luogo portandone con sé i ricordi e cercando di ritrovarli altrove”. 

A raccontare quanto in programma è Giovanni Cadili Rispi, presidente dell’Associazione La Chascona: “Il primo spettacolo in programma sarà Palabras de Tango in piazza Manzoni: il racconto degli emigrati liguri a Buenos Aires, che hanno inventato un linguaggio nuovo, il lunfardo, mescolando il genovese con lo spagnolo. È la nostalgia che viaggia tra Genova e l’Argentina, un filo che lega due mondi. Allo stesso modo, chi torna a Genova porta con sé la nostalgia positiva delle esperienze vissute tra le due sponde.

Un altro appuntamento sarà Naple Jazz, dedicato a Napoli, l’altra grande città portuale da cui partivano migliaia di emigrati. Da Genova si partiva verso il Sud America, da Napoli verso il Nord. Lo spettacolo, con la voce di Walter Ricci, crooner di livello internazionale, che all’estero avrebbe forse la stessa fama di Michael Bublé, sarà un omaggio a quella tradizione musicale che si è sviluppata proprio dall’incontro tra radici diverse. Il tango, come è noto, ha origini dibattute, ma i genovesi hanno contribuito molto: non pochi parolieri e musicisti portano cognomi liguri. La musica diventa quindi veicolo di memoria e di nostalgia, non malinconica ma costruttiva, capace di generare nuova creatività. In questa direzione si colloca anche un concerto jazz organizzato in ricordo di un musicista genovese molto amato, che ha collaborato con grandi artisti: una serata di festa con 15 jazzisti provenienti da tutta la Liguria, per celebrare attraverso la musica un ricordo positivo.

Il progetto comprende anche spettacoli di prosa: Nostalgia, scritto da Giacomo Moscato, che affronta il tema del ritorno a casa e verrà messo in scena al Teatro dell’Ortica, e Dolce Terra della compagnia Liberi Tutti, che sarà rappresentato al Forte di Santa Tecla, recentemente restaurato e riaperto. Un luogo speciale, uno dei pochi forti situati al centro di un quartiere urbano, che tornerà così a vivere grazie alla cultura. Infine, vogliamo sottolineare come il concetto di barrio, che solitamente indica la periferia, possa valere anche per le periferie interne alla città. È questo lo spirito del progetto: utilizzare i luoghi dei municipi, trasformandoli in spazi di comunità e di incontro, uniti da un tema comune che li attraversa e li mette in relazione”.

L’iniziativa è finanziata dal Comune di Genova grazie ai fondi del Ministero della Cultura per progetti culturali nelle aree periferiche. “Si parla di periferia, anche se non mi piace molto usare questa parola, perché spesso questo termine porta con sé un’accezione negativa, quasi a indicare luoghi marginali rispetto al cuore della città - commenta l’assessore alla Cultura del Comune Giacomo Montanari -. In realtà, in questa corona di spazi che circondano il centro, e nel nostro caso in una valle che si incunea verso l’entroterra, ci sono valori straordinari. Trovo significativo che questo progetto parta proprio da Nostalgia, una parola greca che comunemente è intesa in senso negativo, ma che nella cultura classica aveva invece anche un significato positivo: nostalgia come desiderio, come tensione verso il ritorno. Qui si parla proprio di questo: della fatica e della bellezza del riconnettersi con il territorio, con le nostre radici. Il progetto infatti costruisce una rete di spazi culturali all’interno della Val Bisagno, valorizzandoli e mettendoli in dialogo attraverso musica, teatro, danza, spettacoli diffusi nei diversi luoghi della valle. È questo, secondo me, il suo grande valore: non una cultura concentrata solo nei grandi attrattori del centro, che hanno ovviamente il loro ruolo, ma una cultura che va nei territori, che incontra le persone, che mette in relazione le generazioni. Genova è spesso raccontata come una città molto anziana, e i dati lo confermano. Ma la cultura può diventare un ponte straordinario tra i giovani e le generazioni più adulte. Lo vediamo già con le biblioteche, con la rete museale: strumenti che, se usati bene, generano davvero comunità. Questi progetti culturali sono una sinergia fondamentale per dare continuità e per alzare sempre un po’ l’asticella, coinvolgendo i cittadini in un programma ampio e articolato”.

Alla domanda sul crescente impegno dei municipi nel valorizzare i propri territori anche attraverso la promozione di eventi culturali, l’assessore ha sottolineato: “Il ritorno dei municipi al centro della vita culturale non è solo una priorità, ma anche una grande gioia. Non c’è conoscitore migliore di chi vive quotidianamente un territorio, e a volte ci si dimentica che per dare valore alle cose bisogna prima renderle visibili. È un punto di partenza fondamentale. Sono davvero felice che i presidenti dei municipi stiano assumendo questo ruolo non soltanto amministrativo e gestionale, ma anche culturale. Da parte del Comune il sostegno sarà sempre massimo”.

IL PROGRAMMA

Il programma si apre sabato 6 settembre 2025, alle ore 19, in piazza Manzoni con l’evento a ingresso libero “Palabras de tango arrabal”, uno spettacolo che alterna la musica dal vivo del gruppo Detalles de Tango a momenti teatrali che rievocano l’immigrazione ligure, portati in scena dagli attori Giorgia Fasce e Piergiorgio Tacchino. Protagonisti i ballerini delle scuole di tango genovesi che coinvolgeranno il pubblico in una “Milonga Callejera”, come nella tradizione argentina.

Sabato 13 settembre, alle ore 20, alla Sala Diana del Teatro Garage si tiene il concerto jazz “Remember the future”, in cui si esibiranno i musicisti: Gianluca Cagnoli (voce e chitarra), Filippo Paglione (basso), Alessandro Collina (piano), Aldo Zunino (contrabbasso), Rodolfo Cervetto (batteria), Antonio Clemente (voce e chitarra), Michele Benza (basso), Marco Fossati (batteria), Fabrizio Cattaneo (tromba), Marco Ratti (sax), Paolo Gatto (piano), Roberto Ferrari (contrabbasso),  Edoardo Speranza (batteria), Alessandra Clemente (voce), Stefano Ferrero (contrabbasso), Massimo Manna (batteria), Stefano Marciani (sax), Tommaso Perazzo (piano); Giovanni La Grotteria (chitarra e voce), Pino Di Stadio (batteria), Fabio Frontero (chitarra elettrica) e Maurizio Ferrari (sax).  Una serata all’insegna della musica jazz nel ricordo del musicista e compositore Giovanni Sanguineti. 

Gli appuntamenti proseguono domenica 14 settembre, alle ore 18.30, al Forte di Santa Tecla con lo spettacolo per famiglie a ingresso libero “Dolceterra” della Compagnia Liberitutti. Lo spettacolo, di Fiorella Colombo con musiche e canti di Alice Pellegrini, è incentrato sul tema ecologico e si svolge in modalità itinerante tra i suggestivi spazi del forte, per sperimentare gli elementi della natura. La narrazione segue un percorso volto ad aiutare la Madre Terra a riscattarsi dai soprusi di un cattivissimo Orco, coinvolgendo i bambini che diventano parte della storia. L'argomento è occasione di sensibilizzazione dei più piccoli e riscoperta del territorio.

Domenica 21 settembre, alle ore 21, il programma della rassegna fa tappa al Teatro dell'Ortica per lo spettacolo a ingresso libero “Nostalgia” di Giacomo Moscato. Il titolo affronta il tema della nostalgia come desiderio di un ritorno a casa che probabilmente non avverrà. Questa tematica, in senso letterale o allegorico, è stata trattata da alcuni tra i più grandi autori della letteratura mondiale da Buzzati a Pirandello, da Maupassant ad Asimov, da Lovecraft a Dostoevskij, in uno storytelling teatrale che recupera le storie e le emozioni.

Si torna alla Sala Diana, venerdì 26 settembre alle ore 21, con lo spettacolo della Compagnia Salz “Il temporale forte”, con Alice Bignone ed Ermanno Rovella.
Lo spettacolo è centrato sulla memoria di una società contadina in cui i protagonisti vivono il temporale atmosferico che bisogna lasciare passare, ma anche il temporale della guerra di liberazione. La compagnia lavora con drammaturgie originali, prediligendo una semplicità di mezzi e ponendo al centro della scena l'attore ed il testo drammaturgico, forse il modo più antico per raccontare una storia. 

Nuovo appuntamento con la musica jazz all’interno del programma di “Nostalgia periferica”: sabato 27 settembre alle ore 21, sempre alla Sala Diana, “Naples Jazz” con protagonista Walter Ricci Trio. Il musicista di fama internazionale propone le più belle melodie del jazz, a partire dagli anni Quaranta, in un lavoro di reinterpretazione e variazione degli standard americani, mescolandoli ai propri linguaggi in segno di condivisione e di unione. 

Tre sono i laboratori con partecipazione gratuita all’interno del programma di “Nostalgia periferica”. Il primo, dal titolo “La mia terra è qui”, è un laboratorio di animazione teatrale per adulti homeless, è realizzato in collaborazione con Fondazione Auxilium e tenuto da Giuseppe Pellegrini, presso la Sede Fondazione e alla Sala Diana. L’obiettivo è quello di attivare una serie di esercizi di creatività con l'intenzione di affiancare il recupero culturale delle tradizioni dei partecipanti, in un lavoro che unisce corpo e voce, diverse culture e mezzi espressivi. Il laboratorio si fa luogo di ascolto e di confronto con l'obiettivo di rappresentare le diverse identità personali: un processo che permette di far emergere una memoria condivisa e di farla rivivere sulla scena. La restituzione pubblica è prevista per lunedì 15 settembre alle ore 19 alla Sala Diana.

È invece dedicato ai più piccoli il laboratorio “Il teatro è un gioco”, che propone un percorso educativo attraverso l'arte teatrale per guidare bambini e bambine a vivere il territorio come luogo di creatività e socializzazione. Il lavoro teatrale, in ottica di divertimento e collaborazione reciproca, diventa anche strumento di integrazione e crescita. I piccoli possono soddisfare l'esigenza di gioco, in un'ottica di accoglimento che aiuti anche lo sviluppo e l'inclusione sociale. Il laboratorio è tenuto da Fiorella Colombo ed è realizzato in collaborazione con la Comunità la Piroga e Associazione Liberitutti; la restituzione pubblica è in programma venerdì 19 settembre alle ore 17 alla Sala Diana.

Il programma di “Nostalgia periferica” comprende anche il laboratorio di lettura espressiva “Racconti di periferia”, in collaborazione con il progetto Mettiamoci la voce. Tenuto da Maria Grazia Tirasso e da Francesco Nardi alla Sala Diana, il laboratorio persegue una continuità con la sezione del progetto Periferie 2022: nell'attuale e ideale prosecuzione verranno utilizzati alcuni dei racconti pubblicati nel volume “Racconti di Periferia” per apprendere le tecniche della lettura a voce alta a partire dalla conoscenza della propria espressività personale per migliorarla. La restituzione pubblica è prevista per venerdì 19 settembre alle ore 20.30 sempre alla Sala Diana.

Biglietti disponibili sul sito www.teatrogarage.it 

Chiara Orsetti

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