Droga e dipendenze, l’assessora Lodi detta la linea: “Dobbiamo tornare sulle strade, il consumo è cambiato”

“Oggi sul tema delle droghe non si può aspettare che la persona vada al servizio, ma dobbiamo tornare sulle strade perché il consumo di droga è cambiato”. Così l’assessora al Welfare e ai Servizi sociali del Comune di Genova, Cristina Lodi, ha risposto all’interrogazione presentata dalla consigliera Anna Orlando (Vince Genova) in merito alle azioni di prevenzione in campo sociale per “far fronte alla situazione emergenziale conseguente allo spaccio e al degrado nel centro storico, con particolare riferimento alle vie di Prè, Campo e adiacente Ghetto”.

“Fino all’altroieri non si è più parlato di droga negli interventi sociosanitari di questa amministrazione e di come l’intervento sociale sia fondamentale, al pari di quello sanitario - ha aggiunto l’assessora Lodi - bisogna capire che l’interlocuzione con Regione e territorio vanno affrontati con un cronoprogramma e con obiettivi. Con Asl3, Serd e Salute Mentale a breve apriremo un tavolo dove, con le istituzioni preposte, aderiremo a una rete nazionale in cui le amministrazioni pubbliche provano a essere protagoniste del tema”.

“Oggi sul tema delle droghe non si può aspettare che la persona vada al servizio, ma dobbiamo tornare sulle strade perché il consumo di droga è cambiato - ha concluso - serve tempo, i livelli sono vari, ci sarà un tavolo comunale e c’è un tavolo in prefettura. Ci sarà una condivisione all’interno di un progetto di comunità che coinvolgerà i soggetti interessati su una delle emergenze che non è solo del centro storico, ma anche di altre realtà con nuovi tipi di dipendenza”.

EMERGENZA SPACCIO, CENTOFANTI: "PIANO CARRUGGI INEFFICACE, DEGRADO E DISPERAZIONE"

La tematica dello spaccio si lega a doppio filo con la questione Piano Carruggi.

Dopo l'interrogazione della consigliera Orlando, a cui ha risposto l'assessora Lodi, anche la consigliera Maria Luisa Centofanti, capogruppo consiliare di Riformiamo Genova, interviene sulla questione: "È stato un fallimento annunciato - si legge nella nota diffusa - . Se fosse stato realmente efficace, non ci troveremmo ora a discutere di un centro storico abbandonato al degrado e alla disperazione. I primi a denunciarlo furono gli stessi residenti, inascoltati da un’amministrazione che preferì fare passerelle piuttosto che affrontare i problemi”.

"Concordo con la consigliera sul fatto che la situazione sia grave, ma è bene chiarire che non si tratta di un problema né di ieri né di oggi, bensì dell’altro ieri: è il risultato delle scelte sbagliate della giunta precedente, che hanno aggravato il quadro anziché risolverlo.

Noi siamo già partiti da un approccio opposto: ascolto vero dei cittadini, interventi sociali e sanitari coordinati. Come già illustrato dall’assessora al Welfare Cristina Lodi, è in corso un cronoprogramma che coinvolgerà Asl 3 e il distretto di salute mentale. È questa la strada che intendiamo seguire: affrontare le criticità non con slogan, ma con soluzioni concrete, condivise e soprattutto partecipate".