/ Attualità

Attualità | 18 ottobre 2025, 08:00

Via Vado pedonale a Sestri Ponente, il Civ: "Temiamo sia una scelta più ideologica che concertata"

"Non siamo stati coinvolti: bisognava discuterne insieme, perché il tema è focale per il piccolo commercio" affermano Modarelli (Civ) e Gazzo (Federpreziosi). E aggiungono: "Il sogno può essere il centro storico tutto pedonale, ma prima bisogna predisporre parcheggi: si studia tutto tranne che l’accessibilità al quartiere"

Via Vado pedonale a Sestri Ponente, il Civ: "Temiamo sia una scelta più ideologica che concertata"

Nel Municipio Medio Ponente sarà il tratto finale di via Vado, dall’incrocio con via Giordano fino a piazza Poch, a diventare protagonista delle domeniche pedonali mensili del progetto Genova Street Lab, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. L’avvio dell’iniziativa è previsto entro fine anno, ma la decisione ha già acceso le prime discussioni: secondo il Civ di Sestri Ponente, infatti, non c’è stata alcuna condivisione né confronto con i commercianti locali.

Monia Modarelli, presidente del Civ, commenta: “Il nostro punto di vista è che si tratta di un argomento a cui il commercio è molto sensibile e siamo rimasti basiti quando abbiamo letto sui giornali del discorso della pedonalizzazione. Tutto il resto delle iniziative era ereditato dalla giunta precedente, mentre questa è competenza della nuova giunta, che però non ha discusso con nessuno di Confcommercio, tantomeno con noi. Questa è una cosa che ci lascia basiti, perché poteva essere il loro trampolino di lancio. Prima di tutto ci si sarebbe dovuti incontrare, perché il tema pedonalizzazione è focale per il piccolo commercio. Queste iniziative possono essere una grande risorsa, perché restituire le strade alle persone senza auto è ottimo, ma non possono essere fatte a casaccio. Se far girare le persone in mezzo a una via con le vetrine chiuse, allora si possono programmare anche a 'casaccio' le pedonalizzazioni. Chiaramente vanno analizzate, studiate e ragionate, perché possono cambiare le abitudini delle persone e può decretare il bene di un’attività, ma anche l’eventuale chiusura". 

Sulle difficoltà legate al trasporto pubblico durante le domeniche pedonali, Modarelli aggiunge: “Con i commercianti della via non ne abbiamo ancora parlato perché il giorno pedonalizzato è la domenica, e in quel giorno sono chiusi. In una zona come Sestri, molto abitata sulle alture, i mezzi pubblici sono in grado di dare supporto?”

Anche Agostino Gazzo, membro del direttivo del Civ, titolare della gioielleria Magnone e presidente di Federpreziosi, sottolinea le criticità: “La domenica da Sestri verso il centro e viceversa ci sono treni solo ogni ora e di autobus dalle alture ce ne sono molti meno. Temiamo sia una scelta più ideologica che concertata, senza ragionare su quanto valore possa dare. Dipende che senso ha la pedonalizzazione: se si vuol fare come slogan, allora è un discorso. Via Vado è stretta e pericolosa; il sogno può essere il centro storico tutto pedonale, ma prima bisogna predisporre parcheggi all’ingresso e alla fine. Qui si studia tutto tranne che l’accessibilità al quartiere, che dovrebbe essere il primo punto: altrimenti diventano battaglie ideologiche. La chiudi per chi? Per le dieci persone che ci passeggiano". 

Modarelli conclude: “Comunque, per l’utilizzo a Sestri c’è il problema dei mezzi. E poi ci sono persone che vengono mirate, a volte in macchina, e dove si fermano in generale? Possiamo pedonalizzare tutto, ma deve esserci prima un punto dove parcheggiare o fare sosta. Ci sono persone d’età che vogliono arrivare vicino al negozio. Vuoi pedonalizzare? Ottimo, ma intorno devono esserci parcheggi o punti sosta". 

Federico Antonopulo

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium