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Attualità | 23 ottobre 2025, 13:09

Davagna, un comune isolato: sospeso il servizio Amt-Riccitelli, i residenti senza corriere da giorni

Da una settimana nessun autobus raggiunge il paese. Il trasporto pubblico è paralizzato per il mancato pagamento di Amt alla ditta: “Siamo completamente tagliati fuori, chi non ha un mezzo proprio rischia di dormire sotto un ponte"

Foto Facebook

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Il Comune di Davagna, nell’entroterra genovese, è da giorni completamente isolato a causa dell’interruzione del servizio di trasporto pubblico lungo la strada provinciale 14. Le corriere di Amt e della società Autoservizi Riccitelli, che gestisce in subappalto le linee scolastiche e alcune tratte collinari, non circolano più.

Alla base della paralisi del servizio c’è la crisi della ditta Autoservizi Riccitelli, che attende da Amt il pagamento di circa 1 milione e 400 mila euro di fatture arretrate. L’azienda, con sede nel Lazio ma attiva anche in Liguria, denuncia l’impossibilità di versare gli stipendi ai 42 dipendenti liguri.

Il problema persiste, non abbiamo manco una corriera. C’è quella delle 7.10, ma che è un noleggio di Amt, quindi lo stanno probabilmente ancora pagando. Noi avevamo una corriera ogni ora, quindi tutte quelle che avevamo dalle 5 del mattino alle 8 di sera, non c’è n’è manco una. Le persone non sanno come tornare a casa, è un disastro” racconta Valentina, residente a Davagna.

Di fatto, Davagna è oggi un paese irraggiungibile: “La situazione va avanti da circa una settimana. Amt, non pagando Riccitelli, i dipendenti di questi non prendendo lo stipendio, non lavorano”.

Nel frattempo i cittadini si sono organizzati in autonomia: “Abbiamo creato un gruppo WhatsApp per scambiarci informazioni su eventuali passaggi, per vedere se magari qualcuno torna verso Davagna e si rende disponibile. Ad esempio, qualcuno segnala di essere a Prato e chiede se qualcuno ha bisogno di passaggio”.

Il disagio è quotidiano e concreto: “Qui se uno non ha un proprio mezzo, e non può quindi rientrare a casa perché non ci sono corriere, dorme sotto un ponte. Manca totalmente il trasporto pubblico, è zero. Nessuna... né per andare a lavorare o a scuola, né per tornare a casa. La situazione, secondo quanto comunicato, durerà fino anche a fine novembre, è a tempo indeterminato. Siamo in un comune isolato”.

Un isolamento che colpisce duramente famiglie e lavoratori: “Ho dovuto portare mia figlia a Molassana per lavoro e ho raccolto la mia vicina che usciva dal lavoro, perché non sapeva come tornare a casa non essendoci mezzi”.

Eppure gli abbonamenti Amt sono già stati pagati: “Molti lo hanno già pagato fino all’inizio dell’anno, ed è assurda anche questa cosa. Pagato parecchi soldi”.

Nei giorni scorsi il sindaco ha cercato di mettere in campo una misura tampone: “Il sindaco, a titolo di aiuto alla cittadinanza, ha fatto prima dell’orario scolastico passare lo scuolabus fino a Prato per aiutare le persone che devono andare a lavorare, ma è una cosa tampone. Lo ha fatto per aiutarci, però è solo per andare e non per tornare”.


 

Federico Antonopulo

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