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Politica | 03 novembre 2025, 12:12

Antisemitismo, Salis: "Bisogna vigilare e tenere alta l’attenzione sul fenomeno"

"La memoria della Resistenza è un muscolo che non va perso, oggi lo alleniamo e ricordiamo chi di fronte alla violenza del potere non si è rifugiato nell'indifferenza, ma ha saputo usare la propria vita per mettere in salvo più vite possibili" ha affermato la sindaca a margine dell’inaugurazione de Il civico giusto

Antisemitismo, Salis: "Bisogna vigilare e tenere alta l’attenzione sul fenomeno"

Il ritorno dell'antisemitismo "è molto preoccupante, è terribile, una voragine di ignoranza e odio nella quale non dobbiamo cadere, bisogna vigilare affinché niente di questo possa ripartire, perché dove c'è il vuoto, l'ignoranza, questo tipo di messaggi attecchiscono, invece giornate come queste servono a tenere alta l'attenzione". Così la sindaca di Genova Silvia Salis a margine dell’inaugurazione de Il civico giusto, progetto ideato da Paolo Masini che restituisce memoria a luoghi e persone che hanno salvato vite durante la persecuzione nazifascista.

"Oggi, come dico sempre - continua Salis -, alleniamo il muscolo della Resistenza perché la memoria della Resistenza è un muscolo che non va perso, oggi lo alleniamo e ricordiamo chi di fronte alla violenza del potere non si è rifugiato nell'indifferenza, ma ha saputo usare la propria vita per mettere in salvo più vite possibili. Oggi celebriamo il coraggio di chi in un momento di estrema violenza internazionale non si è girato dall'altra parte". "

"C'erano diversi modi di fare la propria parte - ha aggiunto la sindaca - e Genova non si è tirata indietro in nessuna modalità, non a caso siamo medaglia d'oro e una città che mantiene uno spirito e un ricordo della Resistenza fortissimo, oggi celebriamo anche questo, il coraggio di una città che spesso non è esterna sentimenti forti, ma ha una forte solidarietà interna". 

"Oggi ricordiamo le figure dei giusti, che sono un insegnamento, una testimonianza, una via di speranza", ha affermato il rabbino capo della comunità ebraica di Genova Giuseppe Momigliano. E ancora:"In questo tempo particolarmente difficile, inquieto, con tante contraddizioni - continua -, pensiamo che l'esempio che hanno lasciato questi giusti sia una traccia da seguire. Certamente è importante perché è un segno di collaborazione, di condivisione, di affrontare i pericoli in una maniera che ha portato a salvare le vite. Penso che questo sia un insegnamento da tenere sempre presente".

Sul possibile ritorno dell'antisemitismo, il rabbino si dice preoccupato "perché purtroppo si è dato il via libera a sentimenti e atteggiamenti incontrollati che possono essere pericolosi sia contro di noi sia anche contro la società perché quando si dà il via a forze anche violente, queste possono prendere le direzioni più diverse. Quindi penso che sia una preoccupazione non soltanto per le comunità ebraiche, ma anche per la società".

Qualche anno fa "ho chiesto scusa alla comunità ebraica a nome della città di Genova perché la parte amministrativa e la città non aveva difeso i nostri concittadini dalla deportazione, invece la chiesa, in maniera non ufficiale si è prodigata per salvare un sacco di persone". ha dichiarato il presidente di Regione Liguria Marco Bucci

Bucci ha ricordato l'opera del cardinale Boetto e di don Repetto, che salvarono centinaia di ebrei dallo sterminio nazifascista, un'opera, ha ricordato Bucci, "eccezionale per salvare queste persone dalla deportazione. Dobbiamo essere grati a loro e riconoscere che l'amministrazione in questi casi avrebbe dovuto fare un lavoro migliore".

"Aggiungo che quando si tratta di difendere la libertà delle persone - conclude Bucci -, di difendere i diritti civili e difendere la vita delle persone non ci dobbiamo mai tirare indietro e questa è una lezione molto importante per i giovani, le future generazioni e anche per noi che abbiamo i capelli bianchi, perché certe volte ci dimentichiamo che tutti quanti hanno diritto di vivere".

Redazione


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