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Attualità | 13 novembre 2025, 11:29

Rapporto BES 2024: la Liguria incanta, ma fatica sui servizi e l’ambiente

Lo studio Istat evidenzia un territorio dai contrasti marcati: eccellenze nel turismo rurale e nel paesaggio. Deboli nidi, sanità e raccolta differenziata

Rapporto BES 2024: la Liguria incanta, ma fatica sui servizi e l’ambiente

La Liguria emerge dal Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (BES) 2024 dell’Istat come una regione dai volti contrastanti: splendore paesaggistico e culturale da una parte, criticità nei servizi essenziali e nell’ambiente dall’altra. Il rapporto analizza 12 domini del benessere, rivelando punti di forza e debolezze del territorio.

Tra le eccellenze, spicca il patrimonio agrario: nel 2023 la Liguria ha registrato 13,1 aziende agrituristiche ogni 100 km², ben sopra la media nazionale di 8,6. Questo dato la colloca tra le regioni più attive nella valorizzazione del paesaggio e del turismo rurale, superata in Italia solo da Bolzano (46), Toscana (25,2) e Umbria (15,4).

Ma il quadro non è tutto rose e fiori: sul fronte dei servizi sociali, la Liguria mostra criticità significative: meno del 30% dei bambini tra 0 e 2 anni frequenta il nido o altri servizi per la prima infanzia, collocando la regione allo stesso livello di Campania, Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia. Una soglia lontana dall’obiettivo europeo del 33%, evidenziando come la conciliazione tra lavoro e famiglia resti una sfida concreta per molte famiglie liguri.

Anche la sanità registra segnali di debolezza: cresce la “mobilità in uscita”, ossia la percentuale di ricoveri ospedalieri effettuati fuori regione. Nonostante sia un fenomeno più tipico del Mezzogiorno, la Liguria rientra tra le regioni centro-settentrionali con una forte dipendenza da strutture esterne, insieme a Valle d’Aosta, Trento, Marche e Umbria.

Infine, sul fronte ambientale, la raccolta differenziata rappresenta un tallone d’Achille: la Liguria non supera il 50% nel 2023, restando lontana dall’obiettivo nazionale del 65% e collocandosi accanto a Lazio, Campania, Calabria e Molise tra le regioni in ritardo.

Il BES 2024 conferma un’identità ligure a doppio volto: eccellenza nel paesaggio e nel turismo rurale, ma urgenti sfide da affrontare nei servizi per l’infanzia, nella gestione sanitaria e nella sostenibilità ambientale.


 

Chiara Orsetti

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