Non c'è due senza tre. Perché se è vero che mancano ancora ventisei giornate alla resa finale dei conti, passa anche per un altro buon risultato nel terzo scontro diretto consecutivo, stavolta all'Unipol Domus contro il Cagliari (ore 15, arbitro La Penna) la strada della salvezza per il Genoa.
Passato l'effetto scossa del cambio di allenatore, in terra sarda c'è almeno un altro buon motivo per il quale sperare di rivedere il Grifone proseguire sulla strada delle ultime due partite da imbattuto. Ed è la possibilità avuta dal neo tecnico De Rossi, pur per buona parte a ranghi ridotti, di lavorare dando la propria impronta alla squadra in questa sosta nazionali.
Quindici giorni senza l'assillo della partita nel mezzo, utili anche per recuperare Otoa: in un organico sì molto ampio, ma per lo più dalla cintola in su, col passaggio alla difesa a tre diventa importante averlo come alternativa almeno numerica. Forse anche più importante del non avere a disposizione Messias, Onana, Cornet e Cuenca. Oltre all'abbondanza di reparto, l'ex tecnico della Roma ha già lasciato intendere di voler dare continuità alle scelte delle ultime due gare, sia di modulo che di uomini, parlando inoltre all'antivigilia della gara di un problema abbondanza da risolvere.
Altro ritorno di spessore sarà invece quello dalla squalifica di Malinovskyi, diventato fondamentale nel legare centrocampo e attacco, oltre che per andare a punzecchiare proprio lì sulla trequarti una squadra come il Cagliari che in trasferta, compattandosi a ridosso della porta difesa dall'ottimo Caprile, ha fatto bene. Al contrario di quanto più spesso non si sia visto in casa, ragion per cui l'esordiente mister Pisacane (vecchia conoscenza e autodichiaratosi tifoso genoano) ha trovato negli ultimi tempi qualche mugugno alle sue spalle da parte della tifoseria cagliaritana.
Recuperato anche Vasquez, dopo le fatiche oltreoceano col suo Messico, per De Rossi il resto dell'undici titolare dovrebbe essere quello visto con Sassuolo e Fiorentina. Specialmente davanti, dove il passaggio al 3-5-2 sembrerebbe aver portato giovamento sia a Colombo (finalmente sbloccatosi la scorsa giornata) sia a Vitinha, senza contare le capacità d'inserimento nell'area avversaria di Thorsby.
Caratteristica su cui il tecnico ha chiesto un passo avanti a tutti: essere più aggressivi e determinati nelle due aree, sia d'attacco che di difesa, trasporre in atto pratico quell'interpretazione popolare del “Dna Genoa”. Perché da ora le partite da sbagliare diventano sempre meno, specialmente in giornate come queste.
PROBABILI FORMAZIONI
Cagliari (4-3-1-2): Caprile; Zappa, Mina, Luperto, Obert; Palestra, Prati, Adopo; Gaetano; Seb. Esposito, Borelli. Allenatore: F. Pisacane
Genoa (3-5-2): Leali; Marcandalli, Østigård, Vasquez; Norton-Cuffy, Malinovskyi, Frendrup, Thorsby, Martin; Vitinha, Colombo. Allenatore: D. De Rossi














