Samp, con lo Spezia scontro salvezza ad alta tensione. Gregucci: “Siamo ancora all’inferno”

Dopo il successo casalingo contro la Juve Stabia, la Sampdoria torna in campo per il delicato scontro salvezza sul campo dello Spezia. Domani al "Picco" (ore 17.15) si prevede un clima incandescente, alimentato anche dalla contestazione dei tifosi spezzini verso la squadra oggi allenata da Roberto Donadoni.

A delineare la situazione in casa blucerchiata, senza troppi giri di parole, è il tecnico Angelo Gregucci: non usa giri di parole: “Viviamo con la Digos da un anno e mezzo - il pensiero dell'allenatore, che ricorda come la pressione vissuta dagli spezzini sia cosa nota anche in casa blucerchiata - Siamo una squadra ancora all’inferno, finisse oggi saremmo retrocessi. Quello che facciamo per ora non basta”.

In ottica formazione, sul fronte degli indisponibili, Gregucci chiarisce: “Altare, Çuni e Abildgaard sono sicuramente indisponibili”. Per Riccio, Ricci e Ferrari sarà decisivo il responso dello staff medico. Parole al miele, invece, per Pafundi: “Un ragazzo importante, ha qualità. Se migliora la condizione atletica può aiutarci”. Con Depaoli squalificato, resta aperto il dubbio sul ruolo di Cherubini: esterno o trequartista? “È un ragazzo giovane, di indubbia qualità. Può allargarsi o giocare sotto punta - ha speigato il tecnico - Cherubini è una risorsa della Sampdoria, da valorizzare”.

Al di là dei singoli, però, il tema della concentrazione rimane centrale: “Noi che siamo all’inferno non possiamo permetterci di sbavare - la convinzione del mister doriano - Quello che fanno gli altri, noi lo paghiamo il triplo. Ogni pallone ti porta all’inferno dantesco o al paradiso”.

Alla Spezia la Sampdoria andrà a caccia di una vittoria lontano da casa che manca da oltre un anno: “È un dato, una verità oggettiva - il commento a tal proposito di Gregucci - Noi fuori casa non vinciamo da tantissimo tempo”.