Un milione di euro stanziato per le facilitazioni tariffarie rendendo lo sport sempre più accessibile.
È uno dei punti che è emerso nel corso della commissione congiunta che ha analizzato le deleghe dei consiglieri, compresa quella della sindaca di Genova Silvia Salis, delegata allo Sport.
Salis, dopo aver introdotto la commissione presieduta dalla consigliera Donatella Alfonso, ha illustrato non solo gli obiettivi del programma e le cifre che dovranno contribuire a un riordino di settore. “Dopo anni di immobilismo e differenze non giustificate tra impianto e impianto”, ha spiegato, “serve un sistema più equo, trasparente e sostenibile”.
Una richiesta che gli stessi gestori avanzavano da tempo e che ora, con il nuovo disegno del Comune in tema di sport, sembra essere arrivato a un momento decisivo.
Nel bilancio 2026, infatti, il Comune ha accantonato un milione di euro per le facilitazioni tariffarie destinate a utenti e società sportive. Si tratta di risorse che potranno essere erogate solo previa rendicontazione da parte dei gestori, condizione indispensabile, ha ribadito Salis, per mantenere un controllo reale sulla spesa pubblica e sulle effettive necessità delle strutture.
Parallelamente il Comune ha già quantificato i trasferimenti per sostenere gli impianti più costosi da gestire, soprattutto quelli energivori come piscine e polisportive. La cifra complessiva ammonta a 637mila euro, di cui 382mila destinati alla Sciorba, 302mila al Figoi e 14mila a Villa Gentile. Si tratta di previsioni minime, che potranno crescere in base ai consumi effettivi e agli aggiornamenti dei costi energetici.
Uno dei nodi principali riguarda il fatto che le tariffe degli impianti sportivi comunali non vengono aggiornate dal 2018. Sette, quasi otto anni di stop che hanno fatto sì che oggi il quadro sia disomogeneo e in molti casi non adeguato ai costi reali come più volte in passato ribadito dalle parti in causa. Per questo l’amministrazione ha avviato una comparazione con le principali città italiane, da Milano a Roma, da Reggio Emilia a Venezia, per definire un nuovo tariffario che tenga insieme sostenibilità economica e accessibilità sociale.
Ancora, il Comune sta completando una ricognizione capillare dei novantadue impianti sportivi cittadini, per aggiornare la loro classificazione e individuare gli interventi necessari a renderli più moderni e funzionali. “Solo con una fotografia esatta dello stato delle strutture”, ha concluso la sindaca, “possiamo arrivare a un modello che garantisca davvero lo sport come diritto, e non come privilegio”.
Il nuovo quadro tariffario, insieme alle linee di sostegno economico, sarà inserito nei prossimi passaggi di bilancio.














