/ Attualità

Attualità | 31 dicembre 2025, 08:00

Capodanno e animali domestici: ecco come preparare e proteggere cani e gatti dai botti nella notte di San Silvestro

Rumori, luci e scoppi possono scatenare stress, panico e comportamenti pericolosi. Dalle strategie per creare un ambiente sicuro alle precauzioni da adottare prima, durante e dopo i fuochi d’artificio per tutelare il loro benessere

Foto generata con intelligenza artificiale

Foto generata con intelligenza artificiale

La notte di Capodanno, per molti, è sinonimo di festa. Per cani e gatti, invece, può trasformarsi in una lunga sequenza di paura, stress e disorientamento. I botti, i petardi e i fuochi d’artificio non sono solo un rumore fastidioso, ma uno stimolo violento per animali dotati di un udito e di una sensibilità olfattiva nettamente superiori a quelle umane. Scoppi improvvisi, luci intense e odori pungenti possono scatenare reazioni incontrollabili, fino a veri e propri attacchi di panico.

Un problema noto da anni, ma che continua a essere sottovalutato, nonostante ogni Capodanno porti con sé segnalazioni di animali in fuga, feriti o soccorsi in condizioni critiche. Tra tentativi di regolamentazione, responsabilità individuali e buone pratiche spesso ignorate, resta fondamentale capire come proteggere concretamente cani e gatti durante i festeggiamenti.

Negli ultimi tempi il tema è tornato anche al centro del dibattito pubblico. A Genova, nelle scorse settimane, l’amministrazione comunale aveva tentato di introdurre una ordinanza restrittiva sull’uso dei botti di Capodanno, con l’obiettivo di tutelare la sicurezza delle persone e il benessere degli animali. Un provvedimento che però è stato sospeso dal Tar dopo il ricorso di alcune imprese del settore pirotecnico. Il Comune ha annunciato l’intenzione di lavorare a un nuovo testo, ma, di fatto, anche quest’anno la gestione dei botti resta affidata soprattutto al senso di responsabilità dei singoli cittadini.

Ed è proprio qui che emergono le maggiori criticità. Molti proprietari di animali non sanno come comportarsi e si trovano impreparati nel momento in cui il cane o il gatto manifesta paura, agitazione o veri e propri attacchi di panico. A fornire indicazioni chiare è Gualtiero Tanturli, direttore sanitario dell’Ambulatorio Veterinario Levante. “I botti sono tra i nemici peggiori di cani e gatti - spiega - e spesso il problema nasce dal fatto che non si prepara l’animale ad affrontare una situazione che, invece, è ampiamente prevedibile. Nella maggior parte dei casi, però, con i giusti accorgimenti si può evitare che la paura degeneri”.

Nei cani il rischio principale è rappresentato dall’attacco di panico: uno stato improvviso e incontrollabile che può spingerli a tentare la fuga o a cercare rifugi pericolosi: “Un cane terrorizzato può mettersi seriamente in pericolo - racconta Tanturli - ho visto animali infilarsi in spazi angusti, come intercapedini, da cui poi non riuscivano più a uscire. In quei casi la paura si somma alla paura”.

Per questo è fondamentale non lasciarli soli e non relegarli all’esterno. Giardini, balconi e cortili diventano luoghi ad alto rischio durante la notte di San Silvestro. Meglio tenerli in casa, chiudere porte e finestre, alzare il volume della televisione o della radio per coprire i rumori e cercare di mantenere un clima il più possibile normale. Distrarli con un bocconcino o con attività familiari può aiutare a evitare che l’ansia si trasformi in panico.

Anche i gatti, seppur in modo diverso, soffrono molto i botti. Tendono a nascondersi e a cercare un rifugio sicuro. È importante tenerli in casa, impedire qualsiasi via di fuga verso l’esterno e offrire loro più possibilità di riparo, senza forzarli in spazi chiusi. Schermare finestre e luci e utilizzare rumori di fondo può contribuire ad attenuare l’impatto degli scoppi.

Oltre ai rumori, durante le feste c’è un altro pericolo spesso sottovalutato: cibo e bevande. “Cani e gatti non sono in grado di metabolizzare l’alcol - avverte il veterinario - anche piccole quantità possono causare intossicazioni gravi, fino al coma etilico, con conseguenze pesanti sul piano neurologico”. Bicchieri lasciati incustoditi e avanzi dei pasti possono diventare un rischio concreto. Particolare attenzione va prestata a cioccolato, uvetta, dolci e cibi elaborati, che possono risultare tossici per gli animali.

Ma i botti di Capodanno non rappresentano un problema soltanto per cani e gatti. Le conseguenze più gravi, spesso invisibili, riguardano anche la fauna selvatica e l’ambiente. Secondo il WWF, esplosioni, lampi e detonazioni improvvise provocano traumi, disorientamento e fughe caotiche negli animali selvatici, con esiti spesso mortali. Uccelli e piccoli mammiferi, spaventati nel cuore della notte, perdono l’orientamento, si schiantano contro edifici o abbandonano i dormitori invernali, finendo per morire di freddo o sfinimento.

Non si tratta solo di effetti immediati. Studi scientifici dimostrano che il rumore dei fuochi d’artificio può avere ripercussioni durature, interferendo con il comportamento e i cicli riproduttivi della fauna. A questo si aggiunge un impatto ambientale tutt’altro che trascurabile: i fuochi rilasciano nell’aria particolato fine, metalli pesanti e sostanze chimiche che ricadono su suolo, acqua e vegetazione.

La notte di San Silvestro può essere un momento di festa senza trasformarsi in un incubo per chi non ha voce. Perché ciò che per gli esseri umani è un’occasione di celebrazione, per cani e gatti può diventare una prova difficile. Tutelarli, prima di tutto, è una responsabilità di chi ha scelto di prendersene cura.

F.A

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium