/ Politica

Politica | 11 marzo 2020, 14:27

Spesa a casa per over 65: l'appello alla Protezione Civile

Passeri, consigliere di Leu del Municipio II Centro Ovest: "offrire un ausilio da parte della Protezione Civile, che tramite le associazioni, le cooperative e il volontariato, potrebbe muoversi sul territorio per far sì che le persone possano ricevere un servizio utile”

Foto di Chiara Saffioti da un supermercato di Sampierdarena

Foto di Chiara Saffioti da un supermercato di Sampierdarena

Con l’entrata in vigore del Decreto governativo, che limita spostamenti e uscite per evitare il contagio da coronavirus, c’è chi si sta organizzando per permettere agli anziani – gli over 65, che sono la categoria più a rischio – di ricevere la spesa a casa, senza bisogno che siano loro a uscire.

Dunque nei Comuni di Santa Margherita, Lavagna e Sori, per esempio, si sono già attivati o lo stanno facendo. A Santa, a partire da oggi, 11 marzo, la cooperativa sociale Lanza del Vasto consegna gratuitamente a domicilio spesa, farmaci e ricette, telefonando al numero 334 6685758: un servizio aggiuntivo rispetto a quelli ordinari che i servizi sociali del Comune e il personale della cooperativa predispongono a favore degli anziani soli.

Mentre a Sori il Comune intende mettere in atto iniziative analoghe, come l’organizzazione di un servizio di consegna di generi di prima necessità coordinato dall’Area sociale e col coinvolgimento di associazioni del territorio o degli operatori economici e a Lavagna il servizio parte oggi come a Santa Margherita.

E a Genova? Ci sono esempi virtuosi, di generosità e solidarietà, di chi, come Aljoša Ferruggia (ieri ne ha raccontato la storia La Voce di Genova), è disposto a portare la spesa agli anziani del quartiere, ma si tratta di un’iniziativa di un singolo cittadino. Forse, quindi, qualcosa di più si potrebbe fare per evitare che le persone a rischio si espongano al virus andando nei negozi. E magari senza rispettare la distanza di sicurezza di un metro.

Come è successo ieri, a Sampierdarena, davanti a un supermercato. “C’erano circa quaranta persone, tutte anziane, in coda fuori – spiega Mariano Passeri, consigliere Leu del Municipio Centro Ovest – che evidentemente dopo l’uscita del Decreto del Governo si sono precipitate a fare la spesa”. Perché una certa confusione si è generata e in molti sono stati presi dall’ansia, come dimostrato dall’assalto notturno ai supermarket aperti h24.

“Quando si prendono decisioni così importanti e assolutamente legittime, come le misure adottate dal Governo, bisogna, però, creare in tempi brevi strutture d’ausilio per le persone che si invitano a restare a casa”, per cui, l’appello potrebbe essere quello, su esempio dei Comuni del Tigullio, a “offrire un ausilio ad anziani soli e a famiglie in difficoltà, con figli disabili, da parte della Protezione Civile – continua Passeri -, che tramite le associazioni, le cooperative e il volontariato, potrebbe muoversi sul territorio per far sì che le persone possano ricevere un servizio utile”.

E di associazioni ce ne sarebbero: “Agorà e Arci, per esempio, sono ben strutturate. Poi bisogna pensare che chi andrebbe a fare un servizio del genere dovrebbe essere attrezzato, e sicuramente la Protezione Civile avrebbe gli strumenti utili da mettere in campo”.

E tutte le proposte di solidarietà, a livello amministrativo e non solo, possono essere utili in un momento d’emergenza come questo: “Come Municipio abbiamo sospeso le attività, in base alla direttiva –conclude Passeri – ma potremmo cercare di attivare canali di raccolta ed essere un punto di partenza. In fondo siamo un’arteria del Comune, anche se mi sembra che manchi un po’ di comunicazione: il sindaco Bucci potrebbe fare sentire di più la propria presenza a livello cittadino, anche sensibilizzando le persone anziane invitandole a restare a casa e non farsi prendere dal panico”.

 

 

Medea Garrone


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium