Genova. "L'Amministrazione Bucci ha uno strano modo di concepire il sostegno alla famiglia, tanto sbandierato a slogan e parole, e anche con la creazione a fine 2017 dell'Agenzia per la Famiglia, ma poi negato nei fatti. In questi giorni, decine e decine di famiglie si stanno recando negli uffici dei Municipi per informarsi e lamentarsi del rischio chiusura degli asili nido frequentati da pochi bambini in diversi quartieri della città". Lo riferisce Alberto Pandolfo, consigliere comunale e segretario PD Genova.
"Di questo ho chiesto conto oggi, prima della seduta di Consiglio comunale, con un articolo 54 rivolto all'assessore Fassio - spiega - L'allarme è stato lanciato ieri, in maniera bipartisan, dai presidenti di alcuni Municipi, dove è più probabile si abbatta la scure dei tagli al servizio annunciata dal Comune. Se la giunta Bucci vuole davvero sostenere la famiglia e la persona, come più volte dichiarato dal sindaco e dall'assessore Francesca Fassio e come voleva dimostrare con l'Agenzia per la Famiglia, che senso ha mettere a rischio un servizio così importante e fondamentale per garantire ad entrambi i genitori la possibilità di lavorare?".
"Di fronte a difficoltà finanziare e di gestione di un servizio pubblico, la risposta della politica e di una buona amministrazione non può essere quella di mettere in discussione un supporto così importante per chi decide di investire sul proprio futuro familiare a Genova.Certo è la via più facile, ma anche quella che danneggia maggiormente i cittadini e i quartieri. Se in alcune parti della città già vivono pochi bambini, proprio in quelle zone la mancanza di asili nido e aiuti concreti alla famiglia porterà ad avere sempre meno nascite e abitanti, che preferiranno vivere e crescere i loro figli altrove", conclude Pandolfo.