"Nel 2017 la città era allo sbando. Nessuna visione, nessun controllo, sicurezza inesistente. Il centrosinistra aveva lasciato una città abbandonata a sé stessa: strade dominate dal commercio abusivo, agenti scomparsi dal territorio, zero tecnologia, zero prevenzione, zero risultati. Una gestione disastrosa, incapace di garantire ordine e tutela per i cittadini": così afferma l'assessore alla Sicurezza del Comune di Genova Sergio Gambino (FDI), sottolineando come, in quegli anni, hanno "trovato il caos" ma che, a partire da quel momento "abbiamo lavorato ogni giorno, con decisione e metodo per restituire decoro e sicurezza, per tutti i cittadini".
E oggi "dopo anni di lavoro, possiamo parlare di risultati veri, misurabili, sotto gli occhi di tutti. Dove c’era abbandono, oggi c’è presenza. Dove c’era silenzio, oggi parlano i numeri. Questo è il frutto di anni di lavoro costante e determinato. La sicurezza non si promette: si costruisce, giorno dopo giorno. Noi lo abbiamo fatto", sottolinea.
Il primo cambio di passo è stato il controllo del territorio, passato dalla "cecità totale al monitoraggio capillare": “Nel 2017 solo 265 telecamere per tutta la città: un sistema di videosorveglianza praticamente inesistente. Oggi sono 2.547, ogni quartiere è monitorato. Gli agenti? Spariti dal territorio. Oggi abbiamo istituito le Pattuglie di Quartiere, 70 agenti costantemente attivi e in contatto diretto con i cittadini (contro zero nel 2017) e siamo arrivati a 1.049 agenti in totale, suddivisi tra diverse specialità e competenze territoriali. La sicurezza si costruisce con presenza, non con promesse".
Il contrasto ai reati, spiega l’assessore, ha dato risultati concreti: “Nel 2017 non era stato registrato nemmeno un arresto per spaccio o reati predatori. Genova era terra di nessuno. Nel 2024, invece, abbiamo effettuato 259 arresti per droga e 233 per reati predatori. Non perché la criminalità sia aumentata, ma semplicemente perché prima si lasciava agire indisturbati".
Un altro fronte su cui l’amministrazione rivendica risultati tangibili è quello del commercio abusivo: “Per anni – dice Gambino – si è tollerata, quasi favorita, la presenza di mercatini illegali, come in Sottoripa o in Corso Quadrio. Oggi, grazie a una presenza costante, controlli mirati e interventi rapidi, il fenomeno è stato spento. Abbiamo anche creato alternative legali, come il mercato ‘O sbarazzo da Superba’ a Bolzaneto, che offre spazio a privati e associazioni per vendere e scambiare in modo regolare".
Un cambio di passo è stato segnato anche nella lotta alla violenza sulle donne: "Nel 2017 – afferma l’assessore – non esisteva alcuna azione concreta contro la violenza di genere. Oggi c’è un nucleo dedicato ai ‘Codici Rossi’, con agenti formati, pronti ad ascoltare e intervenire. Le donne e le fasce deboli non sono più lasciate sole".
Fondamentale, per Gambino, è stato anche il miglioramento del coordinamento tra le forze dell’ordine: "In passato – sostiene – regnavano disorganizzazione e isolamento. Oggi abbiamo un modello di intervento collaudato, con un costante coordinamento tra Polizia Locale e forze dell’ordine nazionali. La sicurezza non si improvvisa, deve essere messa a sistema".
Tra i segnali più visibili del cambiamento, anche il recupero del decoro urbano: "Nel 2017 erano stati rimossi solo 300 relitti abbandonati. In due anni, tra il 2022 e il 2024, siamo arrivati a 2.200. Quartieri più puliti, strade più sicure, cittadini più rispettati".
Infine, un accento particolare viene posto sull’innovazione tecnologica e sulla formazione: "Nel 2017 mancavano sia strumenti che preparazione. Oggi abbiamo una centrale operativa connessa h24 al 112, dotazioni moderne come body cam, droni e sistemi antifalsificazione, e un polo di formazione permanente per gli agenti. La sicurezza – conclude Gambino – significa anche preparazione".














