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Innovazione | 29 ottobre 2018, 15:20

Ripartire dopo il dramma del Morandi: le proposte dell startup di Sche days

Sette le start up che hanno presentato la loro soluzione alla mobilità dopo Ponte Morandi davanti ad una platea di oltre cinquanta persone, fra studenti ed interessati alla tematica che hanno sfidato le cattive condizioni meteorologiche per partecipare

Ripartire dopo il dramma del Morandi: le proposte dell startup di Sche days

Si è tenuto sabato nel salone del Bergamasco in palazzo Tobia Pallavicino, grazie al contributo della Camera di Commercio, il primo Sche days. Sette le start up che hanno presentato la loro soluzione alla mobilità dopo Ponte Morandi davanti ad una platea di oltre cinquanta persone, fra studenti ed interessati alla tematica che hanno sfidato le cattive condizioni meteorologiche per partecipare.

Le aziende innovative sono arrivate da tutta l’Italia e Svizzera occupandosi tutti di ambiti diversi di mobilità. Urbi, Genial Move, Parquery, Smartme.io, Zego, SiWeGO e MyCicero, questi i nomi della aziende, dopo le presentazioni hanno dato vita ad un dibattito moderato dalla docente di innovazione e geopolitica del’ HEPIA di Ginevra, Emanuela Donetti. Il risultato a fine giornata è un piano che comprendente tutte le proposte e le considerazioni del pubblico ed esperti, pronta ad essere applicata. Il comune di Genova era rappresentato dall’assessore Bordilli. Presenti anche Talent Garden e Silicon Study Valley tour da sempre attivi nell’innovazione genovese. L’organizzatore Guglielmo Schenardi si dice soddisfatto della giornata “ vorrei ringraziare prima di tutto Emanuele Carlini che è stato davvero la parte concreta di questa giornata ma anche tutti gli spettatori presenti che nonostante il meteo hanno dimostrato la voglia di partecipare ad un appuntamento davvero costruttivo”. Dalla giornata trapela davvero che qualcosa di concreto si possa fare.

“Le start up - continua Schenardi- hanno mostrato interesse a creare un’ Associazione temporanea d’impresa per lavorare insieme sulla risoluzione questo problema e creare qualcosa di nuovo ma è ancora tutto da approfondire”. Emanuele, coorganizzatore, è dello stesso parere del collega”Ringrazio tutti dalle start up ai mentor Emanuela Donetti, Riccardo Prosperi e Paolo Marenco perché noi amiamo la nostra citta e sentiamo,in quanto giovani, l’obbligo morale di trovare innovazioni e opportunità alternative per risolvere le difficolta dei genovesi già troppo provati dalla tragedia del ponte Morandi” . Schenardi conclude sulla proposta arrivata dalle start up di rivestire il ruolo di presidente di un’eventuale associazione “ mi piacerebbe molto ma sicuramente sono giovane e ho bisogno di consigli da veri esperti del settore come la professoressa Donetti o Paolo Marenco di Silicon Valley study tour”.

Redazione

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