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Sanità | 12 gennaio 2019, 10:00

Nutrigenomica: ultima frontiera delle scienze dell'alimentazione a cura di Simona Oberto

Dalla Naturopatia alla Nutrizione cellulare, un nuovo modo olistico di concepire lo stile di vita salutare, dove il CIBO viene utilizzato come potente “strumento di salute” per le nostre cellule.

Nutrigenomica: ultima frontiera delle scienze dell'alimentazione a cura di Simona Oberto

Da oggi il nostro giornale ospiterà una serie di articoli sulla Nutrigenomica, curata da Simona Oberto. Da più di dieci anni Simona è impegnata nel campo della salute e del benessere, specializzata in Nutrigenomica, Micoterapia e Alimentazione psicosomatica;Life Coach, Counselor psicoemozionale; Scrittrice e autrice di articoli su diverse testate giornalistiche; Consulenze Nutrigenomiche.

Dalla Naturopatia alla Nutrizione cellulare, un nuovo modo olistico di concepire lo stile di vita salutare, dove il CIBO viene utilizzato come potente “strumento di salute” per le nostre cellule. Uno stile di vita votato alla salute intesa come equilibrio psicofisico e come potenziamento delle proprie attitudini e predisposizioni.

Simona cura un blog ed un sito web a tema.

La NUTRIGENOMICA ci insegna come utilizzare il cibo e i suoi nutrienti al fine di nutrire al meglio le nostre cellule. Si tratta dell’ultima frontiera delle scienze dell’alimentazione, scienza che si occupa della relazione tra il cibo e i geni. Nel DNA esistono circa 35.000 geni, la maggior parte dei quali funzionano in relazione alla qualità del cibo ingerito. Quindi il cibo non è più visto solo come CALORIE introdotte ma come INFORMAZIONE diretta alle nostre cellule: esso entra nel sistema digerente, penetra nell’organismo e regola i processi metabolici più profondi.

Il cibo altamente processato, addizionato e conservato non è sano e non contiene le informazioni giuste. Potremmo dire che parla un linguaggio che il nostro organismo non riconosce. Questa mancata comunicazione con il tempo dà il via a un progressivo ed inevitabile processo di DISEQUILIBRIO MOLECOLARE alla base di tutte le patologie cronico degenerative! Quindi la cosa importante non è tanto, quante calorie abbiamo introdotto in una giornata ma quanti nutrienti abbiamo fornito alle nostre cellule attraverso il cibo, perché la maggior parte delle persone , indipendentemente dal peso, sono in una condizione di iponutrizione.

Parliamo di cellule affamate, stanche, stressate, che attingono energia dalle riserve vitali del nostro organismo che di contro non può far altro che funzionare male, sempre in riserva di energia e sotto tono. Il cibo ci manda messaggi di salute e malattia: nella nostra vita noi ingurgitiamo dalle 30 alle 60 tonnellate di cibo! Anche per questo motivo non dobbiamo sottovalutare l’impatto che il cibo ha sul nostro equilibrio psicofisico. Rispetto a una volta la nostra dieta si è terribilmente impoverita di nutrienti ed arricchita di calorie vuote.

Il cibo è sempre più raffinato, processato, sintetico, ricco di zuccheri e grassi idrogenati e povero di fitonutrienti. Con la Nutrigenomica si abbandona la limitante visione delle calorie come unico parametro per la dieta e si abbraccia una visione più ampia dove si scelgono i cibi più idonei alla salute. Si passa cioè dall’approccio “classico” dove venivano proibiti i cibi che fanno male ad un approccio innovativo e olistico dove si consigliano i cibi che fanno bene. Le regole basi della Nutrigenomica sono molto semplici:

  • Mantenersi in NORMOPESO: il sovrappeso e l’obesità ma anche il sottopeso aprono le porte a numerose malattie.

  • Dieta varia e diversificata: mangiare praticamente tutti i cibi naturali, in modo da avere l’apporto di tutti i principi nutritivi.

  • Frutta e verdura ogni giorno, preferibilmente crude per apportarsi il giusto introito di enzimi, vitamine, sali minerali e molecole antiossidanti.

  • Mangiare alimenti ricchi di fibra (solubile e insolubile): i cereali integrali biologici, le verdure, i legumi e la frutta ne sono ricchi. La fibra protegge il nostro colon, migliora le funzioni intestinali e funge da tampone per l’assorbimento di grassi e zuccheri.

  • Eliminare per quanto possibile i grassi saturi, idrogenati, transgenici, perché responsabili di numerose forme tumorali e di malattie cronico-degenerative.

  • Limitare l’alcol e gli zuccheri, perché in dosi eccessive danneggiano il fegato, oltre a essere la via preferita delle metastasi cancerogene.

  • Eliminare i dolci, sono devastanti per la salute del nostro intestino. Nutrono i patogeni intestinali, infiammano e alimentano la disbiosi.

  • Ridurre i cibi lavorati e conservati industrialmente, perché ricchi di additivi pericolosi per la salute cioè di sostanze citotossiche e genotossiche.

La Nutrigenomica cerca di capire come i diversi cibi possano predisporre alle malattie con lo scopo ultimo di indicare i cibi “funzionali” che attivino o blocchino particolari geni. E allora se il cibo non fosse più un nemico da combattere quando siamo a dieta, ma il nostro principale alleato?

Così dimagrire non assumerebbe solo più un’importanza estetica, ma avrebbe una vera e propria funzione curativa e preventiva per la nostra salute in generale.

Redazione

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