Chissà quante persone oggi lo ricordano, ma c’è stato un tempo in cui ci si poteva concedere una pausa davvero speciale, abbracciando con lo sguardo tutto il panorama di Genova.
Un caffè sospeso tra i tetti, tra eleganti volute in stile Liberty che si armonizzavano alla perfezione con le decorazioni dell’ascensore di Castelletto.
Questo era il Caffè Spertino, un locale che per decenni fu simbolo della città e che oggi, purtroppo, non esiste più. Frequentato da intellettuali, poeti, artisti e non solo, questo caffè era letteralmente appoggiato sopra la gabbia dell’ascensore di Spianata.
Inaugurato nel 1909 e subito divenuto una delle meraviglie tecnologiche e architettoniche della Genova di inizio Novecento, questo luogo godeva di una posizione straordinaria: dalla sala e dalla terrazza si aveva una vista privilegiata sulla città, sul suo centro storico e sul porto.
Il Caffè Spertiino per decenni fu un salotto cittadino a tutti gli effetti. Ai tavoli sedevano personalità illustri della città e non solo che qui si godevano la Belle Epoque all’ombra della Lanterna.
Qui amava passare ore Camillo Sbarbaro, deciso a trovare ispirazione scrutando quel mare di tetti che gli si apriva davanti agli occhi.
Quando, per esigenze tecniche, il motore dell’ascensore venne spostato nella parte superiore della struttura, il Caffè Spertino fu costretto a chiudere i battenti, lasciando un’impronta nella memoria collettiva che ancora immagina di poter sedere sull’assolata terrazza per perdersi con lo sguardo tra i rebighi della città.
Salendo con l’ascensore, affacciandosi a Spianata, quasi si può sentire l’eco lontano delle tazzine di caffè, dei bicchieri che si scontravano e di quel vociare animato che poeti e illustri genovesi lasciavano correre.















