Scorrono, metaforicamente, le porte del "Pio-Signorini" di Pegli, in attesa del ritrovo prima della partenza per il ritiro in Val di Fassa del Genoa versione '25/'26 targato fin dal principio da Patrick Vieira.
Tra il tecnico francese e la direzione sportiva gli scambi di vedute e le valutazioni sulla costruzione della rosa sono cominciate già, in barba alle cabale e alle doverose dichiarazioni di facciata, a campionato scorso in svolgimento, prima della conclusione della stagione e a salvezza "virtualmente" già conquistata. Un tempo utile a eseguire le necessarie mosse con un congruo anticipo per avere in ritiro una rosa con una fisionomia abbastanza definita.
Se in Trentino, dal 15 al 27 luglio, ci saranno certamente i già annunciati Ellertsson e Stanciu, rispettivamente duttile esterno mancino e trequartista d'esperienza, presto dovrebbe arrivare l'ufficialità che alla truppa rossoblù si aggregherà anche il danese Albert Gronbaek. Reduce da un campionato non certo esaltante diviso tra Rennes e Southampton, il fantasista è in cerca di una chance in un top campionato europeo per confermare quanto di buono fatto vedere in passato al Bodo Glimt.
Per un Albert che dovrebbe quindi vestire il rossoblù, ce n'è uno al momento prossimo al ritorno ma con un futuro tutto da scrivere. E' Albert Gudmundsson: l'islandese non ha convinto appieno in maglia viola la scorsa stagione agli ordini di mister Palladino e la dirigenza della Fiorentina (che ha messo nel mirino Frendrup) non sembrerebbe intenzionata a spendere i 17 milioni pattuiti per il diritto di riscatto, considerando anche che la vicenda legale in cui è coinvolto il giocatore in patria non è ancora chiusa.
Il diesse Ottolini si è detto pronto a diverse evenienze a seconda di come si evolveranno le cose. Di certo c'è che il Genoa non è intenzionato a svendere un suo patrimonio (e gli oltre 20 milioni di valutazione sarebbero un'iniezione di ossigeno importante per le casse del club), su cui non mancano gli interessi.
Su tutti quello del Bologna, e qui si apre un altro capitolo che durerà fino a martedì, ossia quello della finestra per i riscatti. I felsinei attendono Pinamonti, che non sarà riscattato quasi con ogni probabilità dal Sassuolo, così come sarà per Onana, Kassa e Zanoli, secondo quanto riportato dal portale Realtà Genoana. Nomi, oltre a quello ormai noto di Milan Badelj e di Maxwel Cornet (rientrato al West Ham e nei giorni scorsi tempestato sui suoi canali social dai messaggi di tifosi genoani che lo vorrebbero rivedere in rossoblù, ipotesi mai del tutto esclusa da ambo le parti), che aprono diversi scenari in quanto alle componenti da dover rimpiazzare in vista della prossima stagione.
Davanti è caccia all'attaccante, ruolo per il quale da Bergamo rilanciano il profilo di Roberto Piccoli, la scorsa stagione in prestito al Cagliari, col quale ha raggiunto la doppia cifra di reti segnate e la convocazione in nazionale.
Per l'esterno di destra, saltata la trattativa con lo svincolato Toljan "non convinto" della chiamata genoana, non è escluso si possa puntare invece sul duo Sabelli-Norton Cuffy (quest'ultimo impegnato in queste settimane con l'Under 21 inglese nell'Europeo di categoria).
E' nel mezzo però che serve una sorta di rivoluzione. Come detto, con due partenze (oltre a quella del giovane Kassa) sono altrettanti i giocatori da sostituire, sempre considerando un impiego diverso rispetto al passato di Thorsby, protagonista peraltro con la sua Norvegia di un'ottima prestazione in mediana, nella sua posizione naturale, contro l'Italia. L'ultimo nome spuntato da Monza è quello di Matteo Pessina: il capitano dei brianzoli, dopo la retrocessione, avrebbe chiesto di partire e, secondo fonti vicine, non disdegnerebbe la destinazione di riviera.
Insomma, la carne messa a cuocere sopra un fuoco per ora silenzioso ma comunque ardente non manca. Da quelle che saranno le scelte sui riscatti passerà una buona parte dei piani rossoblù. Un concetto però sembra chiaro: cercare di dare a mister Vieira una rosa più completa, varia e alzando l'asticella della qualità.