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Politica | 23 luglio 2019, 10:59

Il Movimento 5 Stelle deposita una proposta di legge elettorale regionale

La capogruppo 5 Stelle in consiglio regionale Salvatore: "Depositata la prima proposta di legge elettorale per la Liguria. Fra le novità: via il listino, più attenzione al gap di genere, ballottaggio e voto disgiunto"

Il Movimento 5 Stelle deposita una proposta di legge elettorale regionale

"La Liguria non ha una propria legge elettorale: per l'elezione del Consiglio regionale, infatti, sono sempre valse le normative della legge nazionale. Una grave lacuna cui nessuna forza politica di questa legislatura ha mai presentato proposte. Come Gruppo 5 Stelle in Regione ci lavoriamo da tempo e riteniamo si debba provvedere quanto prima", dichiara la capogruppo regionale Alice Salvatore, prima firmataria della proposta di legge sottoscritta da tutti i colleghi di Gruppo.

Che poi elenca le novità contenute nella proposta: "Siamo per l'abolizione del listino, azione che tanto il centrodestra quanto il centrosinistra si sono sempre ben guardati dal portare avanti concretamente, ma solo a parole. Dobbiamo relegare una volta per tutte la prassi di calare i nomi dall'alto, sistema peraltro inviso ai cittadini che spesso si vedono imposti candidati che del territorio sanno poco o nulla".

"Poiché l'attuale panorama politico è molto frammentato, come M5S proponiamo anche che il meccanismo elettorale preveda un secondo turno di ballottaggio qualora nessun candidato presidente dovesse raggiungere, al primo turno, il 50% dei voti +1. All'elettore va inoltre garantita una maggiore libertà di scelta, che riteniamo possa essere assicurato grazie al voto disgiunto". 

"Considerato che tanto in Consiglio regionale quanto in Giunta assistiamo a un evidente gap di genere (in questa legislatura, solamente il 10% dei consiglieri è donna, percentuale che sale ad appena il 25% in Giunta), dobbiamo assicurare una più equa rappresentanza di ambo i generi: ragion per cui, la nostra proposta prevede che non si possano formare liste con più del 60% dei candidati di un sesso piuttosto che di un altro. Via libera, poi, anche alla doppia preferenza dI genere".

"Come M5S, inoltre, crediamo fermamente e fin dalla prima ora che un candidato debba conoscere bene il territorio per il quale si candida in Consiglio regionale: ecco perché è importante che i candidati presidenti e consiglieri debbano risiedere in un Comune della Liguria".

"Altro capitolo delicato è quello degli scrutatori: la legge comprenderà quanto approvato dal Consiglio regionale nella legge 29 maggio 2018 n. 3, a prima firma del consigliere M5S Fabio Tosi, a sua volta adattato al disegno di legge Nesci, in fase di approvazione al Senato", conclude Salvatore.

Redazione


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