“A un anno esatto dal tragico crollo del Ponte Morandi, Genova è ancora una città ferita. E con essa tutta l’Italia è segnata da una tragedia che poteva essere evitata, causata dalla cieca volontà di anteporre il profitto di pochi alla tutela della collettività. Un disastro del genere non deve ripetersi: mai più la sicurezza dei cittadini dovrà essere sacrificata in nome degli interessi di qualche gruppo di potere”. Lo dichiara il ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta Riccardo Fraccaro.
“Le 43 vite spezzate il 14 agosto di un anno fa – prosegue il ministro - non possono restare senza giustizia. È per loro, per i familiari, per la città e per il Paese intero che occorre andare fino in fondo sanzionando i responsabili di quel drammatico evento e impedendo che possano ancora gestire le infrastrutture pubbliche revocando loro le concessioni. Ma non basta. Serve un impegno di tutte le istituzioni per imporre controlli ferrei, standard elevati per la manutenzione, un sistema di sanzioni adeguato e il reinvestimento degli utili nella sicurezza. La ricostruzione deve garantire non solo la realizzazione di un nuovo Ponte, ma di un nuovo patto tra Stato e cittadini. Soltanto in questo modo si potrà restituire alle vittime e alla città la giustizia che si meritano. Solo così – conclude il ministro - oggi può iniziare il percorso di riscatto sociale, economico e civile per Genova e per l’Italia”.