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Politica | 24 settembre 2019, 11:36

Lavoratori Arcelormittal in Regione: "Staremo qua giorno e notte, fino a che non arriva una convocazione del governo""

Il segretario Fiom Bruno Manganaro: "Voglio vedere un foglio con una data in cui sono convocato a Roma. Quando c’è quel foglio ce ne andiamo, ma finché non c’è le parole volano nel vento” (FOTO e VIDEO)

Lavoratori Arcelormittal in Regione: "Staremo qua giorno e notte, fino a che non arriva una convocazione del governo""

Protesta, che rischia di essere a oltranza dei lavoratori Arcelormittal di Genova, che questa mattina si sono radunati in Consiglio Regionale in attesa della conferma dell’accordo di programma che prevede lo svolgimento di lavori di pubblica utilità per i lavoratori ex Ilva in cassa integrazione.

I lavori del Consiglio sono stati sospesi in arrivo del presidente Giovanni Toti che dovrebbe ricevere una delegazione dei lavoratori.

Il 30 settembre – spiega il segretario Fiom Bruno Manganaro a La Voce di Genova - scadono i lavori di pubblica utilità, frutto dell’accordo di programma di Genova del 2005, che ogni anno devono essere rinnovati per garantire ai lavoratori che rimangono in cassa un’integrazione salariale, lavorando per il Comune di Genova. Ogni anno però dobbiamo manifestare, scioperare, venire a urlare per ricordargli che c’è un diritto. Abbiamo scritto i primi del mese di settembre al governo, ricordandogli questo appuntamento, perché il governo è garante di questo accordo, però il governo non risponde, non ci convoca. E quindi oggi siamo in consiglio regionale, anzi per essere chiari non ce ne andiamo dal consiglio regionale finché non arriva la convocazione del governo, mattina, pomeriggio e notte. Deve arrivare questa convocazione e darci la proroga di questi lavori di pubblica utilità. Perché non arriva, non lo capiamo. Tutti dicono che abbiamo ragione, ma alla fine la burocrazia romana, quella genovese, i ministeri, il presidente del consiglio, non hanno cinque minuti per un foglio di carta e una penna e convocarci. Noi comunque rimaniamo in attesa di questo appuntamento”.

Avete avuto qualche rassicurazione dalla Regione?

Ce ne danno tutti, venerdì, sabato, domenica, ieri mattina. Però, come si dice: ‘carta canta’. Io voglio vedere un foglio con una data in cui sono convocato a Roma. Quando c’è quel foglio ce ne andiamo, ma finché non c’è le parole volano nel vento”.

Il presidente della Regione Toti è stato sarcaticamente applaudito dai lavoratori i attesa di un confronto:

Francesco Li Noce


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