Il movimento delle Sardine, nato a Bologna per chiedere un'alternativa credibile a Salvini e alle parole d'ordine spesso violente della destra sovranista in occasione delle elezioni per l'Emilia Romagna, ha contagiato anche Genova.
Diverse migliaia di Sardine del capoluogo ligure, difficile contarle veramente, hanno affollato piazza De Ferrari fino al teatro Carlo Felice e piazza Matteotti, per affermare con forza che "Genova è solidale, antifascista, accogliente e rifiuta le politiche dell'odio".
Tanti i pesci di cartone agitati dai manifestanti, che hanno fatto sentire la loro voce seguendo il copione già visto a Bologna e nelle diverse altre città italiane dove ci sono stati presidi: nessuna bandiera di partito, forti richiami i valori costituzionali e alla necessità che la politica ritrovi la serietà che troppo spesso sembra non appartenerle.
Piazza De Ferrari vista da Palazzo Ducale:
I manifestanti intonano Bella Ciao:
L'intervento dell'avvocato Alessandra Ballerini:
L'intervento di Don Farinella che ricorda Don Gallo: