/ Politica

Politica | 15 gennaio 2020, 17:28

Reddito di cittadinanza, il sindaco Bucci firma la convenzione col ministero del Lavoro

L'assessora Fassio: "Consente uno scarico massivo dei dati, in questo modo il controllo dei requisiti verrà fatto in automatico interrogando le banche datigià in uso"

Reddito di cittadinanza, il sindaco Bucci firma la convenzione col ministero del Lavoro

Con la firma della convenzione col ministero del Lavoro e delle politiche sociali da parte del sindaco Marco Bucci il Comune di Genova può procedere a chiamare le persone che hanno fatto domanda di reddito di cittadinanza per la sottoscrizione dei patti, per le quali è necessario eseguire i controlli sulla regolarità dei documenti anagrafici e dei permessi di soggiorno.

In tutto le domande sono arrivate da 9.681 nuclei famigliari e per circa la metà, 4.534, dovrebbero portare a un “patto per l’inclusione sociale” siglato dall’interessato con i servizi sociali. Si tratta di quelle persone che per varie ragioni, come disabilità o altre fragilità, non possono essere inserite nei progetti lavorativi. Per loro andranno individuate attività alternative, relative alle problematiche o alle proposte rappresentate dagli interessati. L’altra metà di quanti hanno presentato la domanda viene invece chiamata dai centri per l’impiego per firmare il “Patto per il lavoro”.

«La convenzione appena firmata col ministero consente uno scarico massivo dei dati, in questo modo il controllo dei requisiti verrà fatto in automatico interrogando le banche datigià in uso» spiega l’assessora alle Politiche sociali Francesca Fassio che porterà la questione in commissione per un approfondimento. La difficoltà di dover avviare i controlli singoli aveva finora ostacolato la procedura. Il Comune, oltre alle pratiche per i patti di inclusione sociale per 4.534 richiedenti, si occuperà anche dei progetti di utilità collettiva per tutti i 9.681 beneficiari. Si tratta di attività in ambiti culturali, sociali, artistici, da un minimo di 8 a un massimo di 16 ore la settimana, che chi riceve il reddito di cittadinanza è tenuto a fare come sorta di “restituzione” alla collettività.

«È intenzione del Comune coinvolgere – aggiunge Fassio – oltre alle direzioni interessate anche le aziende partecipate e il terzo settore, per definire gli ambiti in cui avviare il Puc, presumibilmente vedremo i percettori del reddito impegnati a sistemare i giardini, presidiare l’uscita dalle scuole e dare una mano al Comune in altri vari lavori di utilità sociale. Il processo è difficoltoso e le tempistiche per l’avvio dei progetti di utilità collettiva non sono ancora state definite, ma dovrebbe essere questione di qualche mese». Fassio auspica anche per questo fronte, come per i controlli dei requisiti, che il Ministero conceda la possibilità di avviare progetti collettivi e non individuali.

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Genova e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo GENOVA
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediGenova.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP GENOVA sempre al numero 0039 348 0954317.

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A APRILE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

Telegram Segui il nostro giornale anche su Telegram! Ricevi tutti gli aggiornamenti in tempo reale iscrivendoti gratuitamente. UNISCITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium