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Politica | 27 maggio 2020, 14:05

De Palma (Nursing up): "Porteremo in tribunale le cause degli infermieri vessati e danneggiati dal sistema, pronti anche allo sciopero nazionale"

"Dove sono finite le promesse di valorizzazione contrattuale della professionalità che rivendichiamo da tempo immemore?"

De Palma (Nursing up): "Porteremo in tribunale le cause degli infermieri vessati e danneggiati dal sistema, pronti anche allo sciopero nazionale"

«Dove sono finiti gli elogi e le parole da parte di chi inneggiava agli infermieri quali eroi e soldati senza paura? Dove sono finite le promesse di valorizzazione contrattuale della nostra professionalità che rivendichiamo da tempo immemore? Che fine hanno fatto i premi che, con dignità e lavorando a testa bassa durante la battaglia contro un nemico subdolo ed invisibile, non abbiamo mai chiesto pur meritandoli più di chiunque altro e che ci avevano garantito, e che invece sono spariti?»: sono questi gli interrogativi che compaiono in una nota di Nursing up, sindacato nazionale infermieri.

“Con queste amare domande – prosegue la nota – il presidente di Nursing up Antonio De Palma annuncia le nuove iniziative del sindacato, pronto a sostenere gli infermieri in piazza e nelle aule dei tribunali nelle prossime settimane per difendere i colleghi che da nord a sud vorranno chiedere adeguati risarcimenti per i danni morali e fisici subiti durante il dramma della pandemia. Come confermato recentemente dal congresso digitale della società italiana di pneumologia, chi si è ammalato di covid potrebbe riportare danni permanenti alla funzionalità respiratoria e non solo”.

«Insomma abbiamo tenuto aperti i reparti covid - continua De Palma - ci siamo ammalati, ci siamo isolati dalle famiglie, ci abbiamo rimesso anche la vita, perché non dimentichiamo i quasi 40 colleghi morti e soprattutto la vergogna di un Paese con il 10% di operatori sanitari contagiati. Abbiamo lavorato senza presidi di protezione indossando anche buste di plastica e indumenti da macellaio, lo abbiamo fatto in silenzio e a testa bassa, ora diciamo basta, ora chiediamo alla stampa, alla società civile, di sostenere la nostra lotta. Abbiamo già dato mandato ad un pool di legali di sostenere le cause dei colleghi infermieri che si vorranno appoggiare a noi per chiedere giustizia davanti alla magistratura”.

“È una vergogna - rincara De Palma - invece di aumenti dello stipendio ci hanno promesso un premio di mille euro che poi è pure sparito, qualche regione poi ha previsto squallide mancette: ci prendono in giro, ci fanno credere che con il raddoppiamento del bonus baby sitter abbiamo avuto quello che ci spettava. Ma non si tratta di un premio, quello è denaro finalizzato a sostenere tutte le famiglie per i problemi di gestione dei figli, non sono soldi destinati solo a noi, e non c'entrano nulla con la nostra valorizzazione professionale”.

“Per prima cosa – sottolinea De Palma – rivendichiamo uno stipendio dignitoso: siamo stati prima idolatrati e poi abbandonati al nostro destino dal governo che sostiene un sistema sanitario che fa perno sul potere locale di regioni che si muovono in autonomia, senza coesione d'intenti, organizzazione e sinergia. Non ce lo meritiamo e questo la gente lo deve sapere: chiediamo quindi alla stampa e ai cittadini di scendere in campo con noi. Il presidente annuncia quindi che gli infermieri italiani adesso non sono solo pronti alle denunce per chiedere il risarcimento dei loro danni fisici e morali, ma che sono pronti a manifestare: si parla di flash mob ed altre iniziative nelle regioni più colpite dal covid per mostrare malcontento e delusione”.

Redazione


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