Carige conferma anche quest'anno il sostegno ai Rolli Days ed apre la propria sede con una mostra dedicata a Genova “Tra souvenir de genes e grand tour: Antonio Giolfi inventa la nuova immagine di Genova” curata da Andreana Serra, direttrice del Centro di documentazione per la storia, l’arte e l’immagine (Docsai del Comune di Genova.
L’esposizione è composta da una serie di acqueforti che nel 1769 l’abate Antonio Giolfi, maestro di pittura ed accademico delle belle arti, ideò per presentare alle èlite europee in cui era in gran voga il viaggio di formazione nella Penisola, una nuova immagine del capoluogo ligure. Queste incisioni rappresentavano infatti un primo sistematico ed ambizioso progetto di iconografia urbana e al contempo un'occasione per la città di pubblicizzare la propria fama di polo artistico da visitare ed ammirare: Genova dunque città d’arte, ricca di attrattive, che si propone come meta privilegiata in Italia.
Nel corso del ‘500 e nel ‘600 la città aveva infatti mutato il suo volto legato esclusivamente alla portualità: il rapporto con la Spagna e l’attività finanziaria che le principali famiglie intrapresero comportarono un fervore di rinnovamento edilizio con la costruzione delle nuove arterie cittadine quali Strada Nuova e, in seguito, la Strada del Guastato e via Giulia senza contare le grandi fabbriche del Palazzo Doria a Fassolo e della chiesa di Santa Maria Assunta in Carignano, la Loggia dei Mercanti, la Porta al Molo ed altro ancora. Giolfi presenta nelle sue vedute i fasti e lo splendore di quella civiltà di palazzi, potente, lussuosa, originale che ancora oggi rende Genova famosa come sito Unesco, patrimonio dell’umanità. “Tra souvenir de genes e grand tour” cade a cinquant’anni esatti dalla prima mostra allestita nel palazzo della sede genovese di Banca Carige intitolata “Genova nelle vecchie stampe”.
“Le opere più suggestive esposte nell’ottobre del 1970 – dice l’amministratore delegato di Banca Carige Francesco Guido – vengono oggi riproposte negli stessi ambienti e rilette alla luce della rinnovata consapevolezza che l’intera città ha del proprio valore artistico e culturale; una metamorfosi da metropoli industriale a località attrattiva per le attività ad alto valore aggiunto, amenities oriented per definizione, il turismo e il terziario d’eccellenza che Carige, banca dei genovesi e di tutti i liguri, accompagna e sostiene da mezzo secolo”.
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