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Attualità | 16 ottobre 2020, 17:31

Ett al traguardo dei vent’anni continua a ricercare nuovi talenti digitali

Verreschi: "Pur attraversando un anno difficile a causa della pandemia Ett s’è trovata ad impiegare le proprie risorse arruolandone di nuove"

Ett al traguardo dei vent’anni continua a ricercare nuovi talenti digitali

Ingegneri, sviluppatori ma anche letterati, architetti, web designer, creativi sono i profili dei talenti ricercati da Ett, industria digitale e creativa con quartier generale a Genova ma presente in tutta Italia, che l’anno scorso ha fatturato quindici milioni di euro: i nuovi talenti vengono intercettati secondo una procedura innovativa favorendo le autocandidature attraverso piattaforme di scouting digitali online mediante le quali il candidato può proporsi, oltreché rispondendo alle ricerche anche attraverso l’invio di materiale creativo, come video di progetti e idee.

In occasione dei vent’anni nella nuova sede genovese del gruppo, Ett ha fatto il punto sulla crescita e sui nuovi traguardi alla presenza dell’assessora regionale Ilaria Cavo, del sindaco Marco Bucci e dell’amministratore delegato del gruppo Scai di cui Ett fa parte Massimiliano Cipolletta. “Pur attraversando un anno difficile a causa della pandemia - ha dichiarato Giovanni Verreschi, fondatore e ceo di Ett - Ett non solo è riuscita a mantenere le posizioni acquisite fino all’anno scorso bensì ha ancora allargato il suo perimetro d’intervento rispondendo all’accelerazione delle richieste di digitalizzazione negli ambiti più eterogenei provenienti dall’intero Paese; Ett s’è trovata ad impiegare le proprie risorse arruolandone di nuove per la gestione di progetti innovativi”.

Consapevole di tale sfida il management di Ett ha risposto mettendo in campo l’ampio spettro di competenze presenti al suo interno: interaction designer, storyteller, product manager, software developer sono solo alcune delle professionalità che si ritrovano incontrando le centocinquanta persone che rendono l’azienda un unicum in Italia, una realtà in grado di gestire contesti lavorativi variabili e complessi.

“Ciò che occorre tenere ben presente - sottolinea Verreschi - è la visione d’insieme, direi olistica, che i singoli progetti richiedono: infatti per risolvere i problemi che dobbiamo affrontare occorre essere consapevoli degli obiettivi principali dell’attività, chiamata prima di tutto a concorrere con le armi della creatività e del digitale ad una crescita sostenibile”.

Comunicato stampa

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