“Infermieri precari a vita e costretti ad inseguire il contratto a tempo indeterminato”: il presidente del sindacato infermieri italiani Nursing Up Antonio De Palma denuncia un modus operandi di molte strutture sanitarie pubbliche che sfruttano gli infermieri italiani rendendoli precari per sempre.
“È scontro tra le strutture pubbliche – spiega De Palma – per assumere infermieri, le assunzioni a tempo determinato vengono però fatte a danno di altri presidi pubblici: succede in queste ore infatti che professionisti del Piemonte con contratti a tempo, ad esempio di sei mesi, vengono sottratti dalla vicina Emilia Romagna, precisamente dalla sanità ferrarese che offre contratti della durata di tre anni meno un giorno per evitare di trasformare il contratto da determinato ad indeterminato come prevedono le regole europee”.
“A farne le spese – ricorda De Palma – sono i lavoratori e tutti i cittadini italiani, i primi perché restano precari perenni e i secondi poiché costretti a fare i conti con una sanità che offre servizi d’assistenza a singhiozzo, con ospedali che si sottraggono l'un l'altro gli infermieri e senza i quali la sanità pubblica si ferma; e in questo momento d’emergenza un blocco delle strutture sanitarie dovuto alla carenza o alla migrazione d’infermieri sarebbe un disastro”.
“I nostri allarmi – conclude De Palma – e le nostre richieste fino ad ora sono caduti nel vuoto, è per questa ragione che il 2 novembre gli infermieri italiani si fermeranno per 24 ore, è un atto estremo ma assolutamente necessario”.
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