I tradizionali "giorni della merla", noti per essere i più freddi dell’anno, quest’anno in Liguria non rispetteranno la fama.
A rendere gli ultimi tre giorni di gennaio ‘anomali’ sono certamente le correnti atlantiche che portano a temperature sopra la media e un contesto climatico che riflette i cambiamenti globali in atto.
A raccontare quanto avverrà nei prossimi giorni è Dario Hourngir, previsore di Arpal con un gennaio caratterizzato da un'alternanza di fasi miti e momenti più freddi: "Nella prima parte del mese abbiamo avuto alcune intrusioni fredde, tipiche del periodo, mentre l’inizio dell’anno e l’ultima settimana sono state più miti, con molta umidità e piogge. È stato un mese piovoso su tutta la Liguria, con precipitazioni diffuse da ponente a levante, con poche allerte meteo, per fortuna”.
La tendenza a una maggiore umidità e temperature miti, soprattutto negli ultimi giorni, riflette un trend più ampio legato al cambiamento climatico. "Non possiamo prendere il singolo evento come controprova, ma collocarlo in un contesto più ampio che vede un evidente riscaldamento globale, dimostrato scientificamente e riscontrabile anche a scala regionale", sottolinea Hourngir.
Tra oggi, mercoledì 29, e il 31 gennaio, le temperature in Liguria tenderanno gradualmente a rientrare nelle medie tipiche del mese, ma senza scendere sotto. "Non sono previste ondate di gelo significative - spiega Hourngir - ci sarà un leggero calo termico, ma non tale da farci tornare ai giorni della merla di una volta".
La fine di gennaio potrebbe comunque portare ulteriori episodi piovosi, in particolare sul ponente, con possibili nevicate a quote medio-alte sulle Alpi Liguri e l’Appennino. Tuttavia, si tratta di fenomeni di portata ridotta rispetto alle precipitazioni degli ultimi giorni.
Per il futuro, però, rimane una certa incertezza. "L’inverno è una stagione statisticamente movimentata, e le prossime settimane potrebbero riservare nuove sorprese", conclude il previsore.