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Attualità | 27 gennaio 2021, 13:35

Un'area attrezzata per lo sport in Villa Rossi a Sestri Ponente: ok all’unanimità da Palazzo Tursi

La proposta è stata presentata dal Movimento 5 Stelle, che spinge per analoghe iniziative anche nelle altre delegazioni genovesi, con la collaborazione dei Municipi. È un modo per ‘salvare’ l’attività fisica ai tempi del Covid

Un'area attrezzata per lo sport in Villa Rossi a Sestri Ponente: ok all’unanimità da Palazzo Tursi

In tempi di emergenza sanitaria, l’unica formula per ‘salvare’ un minimo lo sport e l’attività fisica in generale, anche in osservanza dei Dpcm imposti dal Governo e dal Comitato Tecnico Scientifico, è che ogni seduta avvenga rispettando il distanziamento e all’aria aperta. Così si sono riadattate anche parecchie associazioni genovesi, in modo da poter continuare a garantire, seppur con limitazioni, la loro offerta alla cittadinanza.

Ma quello che serve sono gli spazi, quello che serve è poter assicurare sempre più che ci siano le condizioni per poterlo praticare, lo sport. E va proprio in questa direzione la mozione numero 144/2020 che è stata approvata ieri all’unanimità in occasione della seduta del Consiglio Comunale.

A proporla sono stati i consiglieri del Movimento 5 Stelle: Fabio Ceraudo, Luca Pirondini, Stefano Giordano, Giuseppe Immordino e Maria Tini. Il pensiero, anzitutto, è rivolto a Sestri Ponente, ovvero al parco pubblico all’interno di Villa Rossi, ma analoghe iniziative, secondo i proponenti, possono essere varate pure per tutti gli altri parchi cittadini, con la collaborazione dei rispettivi Municipi.

L’idea è quella di creare delle aree ginniche attrezzate, proprio per poter supplire all’impossibilità di andare in palestra. Nel testo del loro documento, i consiglieri pentastellati ricordano che “l’emergenza epidemiologica da Covid-19 ha rivelato la fragilità del nostro sistema, mettendo a nudo molte criticità del nostro vivere quotidiano. Eppure, l’attività fisica è propedeutica alla salute e il mantenimento del corretto stato psicofisico, anche per persone con patologie e durante il lockdown poteva essere svolta solo in spazi aperti a causa della chiusura di palestre e centri sportivi”.

Con il perdurare della situazione di emergenza, ecco allora che “le aree all’interno delle ville storiche ubicate nelle varie delegazioni potrebbero essere sfruttate per l’attività fisica e sportiva, però versano molto spesso in condizioni di degrado e incuria, tanto da limitare la frequenza di appassionati di jogging o qualsiasi altra attività”.

Si porta quindi l’esempio di Villa Rossi a Sestri Ponente, dove “potrebbe essere realizzata un’area attrezzata allo ‘sport outdoor’, nello spazio adiacente la scuola media statale ‘Centurione’, area ex ‘laghetto’, affiancata da un percorso ginnico”.

Per questo, i consiglieri del Movimento 5 Stelle impegnano il sindaco di Genova, Marco Bucci, e la Giunta Comunale, “a intraprendere, con il Municipio VI Medio Ponente, lo studio di fattibilità per la messa in opera di un’area attrezzata e un percorso ginnico all’interno di Villa Rossi. Inoltre, ad avviare con tutti gli altri Municipi un percorso per individuare aree in ville pubbliche atte a sviluppare percorsi ginnici e attrezzati allo sport outdoor”. La mozione è stata approvata con il voto di tutti i presenti in Consiglio Comunale.

In generale, è sempre più evidente quanto il Covid-19 ci abbia costretto a rivedere molto il nostro stile di vita, tra smart-working, dispositivi di protezione, mascherine. E ci ha costretto anche a rivedere il nostro rapporto con lo sport e l’attività fisica, vista la chiusura di club, palestre e centri sportivi.

Secondo un’indagine condotta da Sportclubby (piattaforma per prenotare corsi online o in palestra o servizi dedicati allo sport, che ha sede presso l’incubatore Wylab di Chiavari) nel 2021 lo sport sarà ibrido: ossia ci saranno allenamenti in palestra, se possibile, ma anche tanti corsi online e outdoor. Prima del Covid-19, il 70% degli sportivi si recava in un centro sportivo o in una palestra per tre o più volte a settimana. Dovessero finire le restrizioni, sette intervistati su dieci torneranno in palestra.

Il 16% ha invece dichiarato che ai corsi in sede affiancherà o sostituirà quelli online o all’aria aperta. Adesso un italiano su tre si allenerebbe anche online con palestre o personal trainer al di fuori del proprio territorio. C’è una riscoperta delle attività all’aperto: il 7% ha dichiarato che vorrebbe allenarsi all’aperto con la presenza del proprio istruttore di fiducia, il 3% vuole farlo senza pagare istruttore o iscrizione in palestra.

In futuro, e nello specifico nel 2021, potrebbero cambiare pure gli orari di allenamento. Lo smart-working consentirà di allenarsi anche in orari non di punta, come la pausa pranzo o la sera, e questo potrebbe anche comportare che ci sarà un’offerta di corsi più dilazionata nel corso del giorno e un incremento della richiesta di corsi ‘on-demand’.

Gli intervistati hanno anche specificato che avrebbero piacere che ogni palestra, club o centro sportivo potessero essere in grado di avere a disposizione tutte le tecnologie ad hoc per offrire servizi su misura, come corsi negli orari richiesti e promozioni basate sui propri gusti.

Una buona percentuale degli intervistati vorrebbe che, all’iscrizione in palestra, potessero essere previste dallo stesso centro anche altre opzioni come visita medica eseguita da nutrizionista, offerte legate allo sport o al benessere, possibilità di effettuare pagamenti digitali, prenotazioni digitali.

C’è però da sottolineare, purtroppo, che durante il periodo del lockdown, il 48% degli intervistati ha rinunciato a praticare sport online. Il motivo? L’assenza di spazio in casa, l’impossibilità di praticare il proprio sport a distanza, la presenza di familiari o animali che interrompevano la lezione, la necessità di staccare un po’ dal mondo digitale e dai dispositivi elettronici.

E allora non c’è dubbio che proprio maggiori spazi e maggiori occasioni all’aria aperta possano essere la soluzione migliore.

Alberto Bruzzone

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